ostelleria
Formata sul francese antico hostelerie, " albergo ", " osteria ", la parola compare in Fiore CLXIX 10 Né non amar già oste trapassante; / però che mutan tante ostellerie / ch'aver non posson cuor fermo né stante; non trova riscontro nel Roman de la Rose, che al luogo corrispondente (v. 13623) ha herberjages: " Ne ne li chaille d'amer oste, / Car, ausinc come il met e oste / Son cors en divers herberjages... " (né sembra che hostelerie figuri altrove nel romanzo).
Non vi sono altre testimonianze della voce, ma il Tommaseo (Dizionario) cita, nello stesso significato, un esempio di ‛ ostelliere ' in M. Villani (similmente formato da ‛ ostello ' ma con diverso suffisso). Essa s'imparenta con una famiglia di vocaboli di provenienza francese, di cui fanno parte ‛ oste ', ‛ ostello ' e ‛ ostellaggio ', tutti presenti nel Fiore.