OSTIGLIA (A. T., 24-25-26)
Comune della provincia di Mantova, il cui abitato si sviluppa lungo la riva del Po, di fronte a Rovere. È essenzialmente un centro agricolo, ma ha anche un discreto movimento industriale (industrie agricole). La popolazione del comune (39,78 kmq.) è passata da 5597 abit. nel 1861 a 7041 nel 1881, a 8906 nel 1921 e a 8793 nel 1931 (di questi 6576 nel centro). Ostiglia è unita da una linea tramviaria con Brescia, dalla ferrovia con Verona e Bologna.
Storia. - Il Münzer pone il nome Hostilia in relazione con quello degli Hostilii Sasernae. Fu porto romano sulla destra del Po, in comunicazione col porto di Ravenna, e stazione sulla via Claudia Augusta, a 33 miglia da Verona. È ricordata da Plinio per la cultura delle api; e Tacito accenna ad essa nei movimenti delle truppe durante la guerra tra Vitelliani e Flaviani, e la dice vicum Veronensium. Nel secolo XV si cominciò a ritenerla, ma con assai dubbio fondamento, patria di Cornelio Nepote. Scavi occasionali, nei secoli XVIII e XIX, posero in luce tracce dell'antica via Claudia, fittili con iscrizioni romane, urne cinerarie, qualche tomba e alcune monete del periodo imperiale. Documenti nonantolani del sec. IX ricordano la selva d'Ostiglia donata alla celebre abbazia. Scoppiati i primi dissidî per il possesso di Ostiglia fra Mantovani e Veronesi, questi ultimi nel 1151 vi costruirono un castello, mentre dall'imperatore ottenevano il riconoscimento dei loro diritti. Poiché il dominio del porto e della rocca d'Ostiglia interessava la navigazione del Po e il commercio, ne nacquero aspre contese per tre secoli, fra comuni e signorie direttamente interessati. I forti dazî posti dagli Scaligeri sulle merci veneziane scaricate nel porto d'Ostiglia mossero Venezia a formare contro gli Scaligeri quella coalizione che, dopo la pace del 1339, segna la rapida decadenza della signoria di Verona. Finita la signoria degli Scaligeri, Ostiglia fu venduta da Gian Galeazzo Visconti ai Signori di Mantova, e quindi ritolta ad essi. Dopo il 1406, fu stabilmente posseduta dai Gonzaga, e subì le sorti del Mantovano. Nel 1569 ebbe a governatore Bernardo Tasso, che ivi morì il 4 settembre di quell'anno. Data la sua posizione eminentemente strategica, fu teatro d'importanti operazioni militari durante le guerre di successione del sec. XVIII e quelle del Risorgimento.
Bibl.: Fr. Cherubini, Notizie storiche e statistiche intorno ad Ostiglia, ristampa, Verona 1933; A. Zanchi Bertelli, Storia d'Ostiglia, Mantova 1866; A. Bertolotti, I comuni e le parrocchie della provincia di Mantova, ivi 1893, pp. 118-125; L. Sissa, Relaz. archeol. sopra Ostiglia e le sue valli, ivi 1856; E. Bolisani, Sul luogo natale di Cornelio Nepote, in Atti e memorie della Regia Accademica di scultura ed arti di Padova, I, (1933-34).