OSTRA VETERE (già Montenovo; A. T., 24-25-26 bis)
VETERE Cittadina marchigiana, in provincia di Ancona, posta a 253 m. s. m. su una dorsale che separa la valle del Misa da quella del Nevola. Il centro, di forma ellittica, fu fondato dai superstiti abitanti dell'antica Ostra, città della VI regione augustea, che sorgeva presso la riva sinistra del Misa, in località detta Muracce e che, fondata probabilmente dai Senoni e occupata da coloni romani dopo il 232 a. C., raggiunse un discreto sviluppo, come provano il foro, le terme, il teatro, le cui piante furono poste in luce nel 1903-4. Forse fu sede vescovile. Venne abbandonata verso il sec. VI d. C. L'odierna cittadina conserva resti del castello e un bel portale romanico nella chiesa di S. Severo. Il territorio comunale (29,89 kmq.) si estende in una regione collinosa coltivata a cereali, viti e olivi; la popolazione che è in lieve aumento (3801 ab. nel 1901) conta oggi 4335 ab. dei quali circa 1000 agglomerati. Servizî automobilistici uniscono il paese a Barbara, a Corinaldo e a Iesi.
Bibl.: Relazione e memorie storiche sulla controversia tra Montalboddo e Montenovo per cambiamento di denominazione, Ancona 1881; Statutorum ecclesiasticae terrae Montis novi volumen, Macerata 1588 (in-fol.); G. Colucci, Antichità picene, VI, Fermo 1788, p. 42 segg.; G. Borgiani, Dell'antica città di Ostra nel territorio dei Galli Senoni, Cefalù 1911.