OSTRA (A. T., 24-25-26 bis)
Cittadina marchigiana della provincia di Ancona, già Montalboddo (Mons podius); fu importante municipio romano con colonie augustee; il nucleo murato medievale, che sorse su alto colle, a 193 m. s. m., sulla destra del Misa, ha un bel palazzo civico, un ospedale e ampie vie. Il territorio del comune, con altitudini estreme di m. 220 e m. 30, ha una superficie di kmq. 46,63, in cui ha. 4462 di suolo agrario, particolarmente fertile, con produzione di grani, vino, olio e legname. La popolazione ha avuto i seguenti incrementi: ab. 6285 (nel 1881), 6677 (1901), 6890 (1921), 7300 (1931), di cui circa 1700 in Ostra (densità: 160 ab. per kmq.). Nei pressi sono: poco a N., sulla stessa cresta collinosa, il tempio della Madonna della Rosa (sec. XVII) con incluso un antico piccolo santuario a simiglianza della basilica Lauretana; uno degli alberi celebri d'Italia, "l'Olmo di Lando"; una sorgente minerale (Acqua Santa).
Di particolare interesse scientifico, geologico e paleontologico sono le formazioni ostrensi, mioceniche-gessifere, di colore giallo-paglierino, le quali si presentano massicce, stratificate, con numerosissimi resti fossili del pesciolino caratteristico del Miocene italiano, la Lebias Crassicaada. La stazione ferroviaria più prossima (15 km.) è quella di Senigallia.