OSTRACODI (dal gr. ὄστρακον "guscio, conchiglia"; lat. scient. Ostracoda)
Ordine di Crostacei Entomostraci, rappresentato da numerose specie che vivono nelle acque dolci e nel mare. Il corpo è molto breve e racchiuso entro un guscio bivalve chitinoso, spesso abbondantemente incrostato di carbonato di calcio, che lo rende più consistente: le valve, con ornamenti e sculture, sono riunite tra loro dorsalmente da un legamento elastico e rese mobili dal giuoco di un muscolo adduttore che s'inserisce nella loro faccia interna. Hanno sette paia di appendici di cui le due prime (antenne e antennule) servono per il nuoto e sporgono anche quando il guscio è chiuso. In alcune forme i sessi sono separati ed esiste un dimorfismo sessuale: gli spermî e le uova sono molto grandi. Lo sviluppo è diretto senza stadio di nauplius.
È comune la riproduzione per partenogenesi. Comunissime nelle acque dolci sono le Cypris, che depongono le uova su piante o detriti vegetali fissandovele sopra mediante una sostanza adesiva: ogni femmina ne depone in genere gruppetti di circa 20-30; anche se disseccate, conservano a lungo la capacità di svilupparsi. Alcune specie di Cypris sembrano riprodursi esclusivamente per partenogenesi; Weismann avrebbe allevato la C. reptans per otto anni partenogeneticamente. Si nutrono di sostanze in decomposizione. Gli Ostracodi marini vivono generalmente alla superficie delle acque, ma se ne possono trovare anche in profondità; la spedizione del Challenger ne trovò 52 specie alla profondità di 920 m. e solo 3 specie a 3570 m. Un genere marino molto diffuso è il gen. Cythere.