OSTRÓW LEDNICKI
Insediamento fortificato medievale sito sull'isola di Lednica nel lago omonimo, nella regione della Grande Polonia.La storia di O. è nota solo sulla base di dati di natura archeologica e storico-artistica, in assenza di qualsiasi riferimento nelle fonti. Il sito fu popolato particolarmente nel periodo compreso tra i secc. 10° e 12° e le prime tracce di un impianto difensivo, consistenti in resti di una fortificazione in legno e terra, nella parte meridionale dell'isola, risalgono alla seconda metà del 10° secolo. All'incirca alla stessa epoca - e presumibilmente a un momento appena successivo al primo affermarsi dell'autonomia ducale polacca, sotto Mieszko I (ca. 963-992) - dovrebbe risalire la costruzione di due ponti in legno che collegavano a E e a O l'isola con la terraferma.All'interno del nucleo fortificato, nella zona meridionale, si conservano i resti di alcuni corpi di fabbrica - costruiti in scapoli di granito e tufo legati da una malta assai ricca di calce e con tracce di una solida intonacatura - pertinenti a un unico complesso architettonico. La parte orientale di tale complesso è costituita da un edificio religioso a pianta centrale, a forma di croce greca con i bracci appena aggettanti all'esterno e raccordati da muri curvilinei, che determinano all'interno una sorta di deambulatorio intorno al nucleo centrale, segnato dalla presenza di quattro pilastri con base a quarto di cerchio. L'abside, semicircolare e poco aggettante, è posta alla terminazione del braccio orientale, mentre verso O l'edificio si collega a un altro corpo di fabbrica, in forma di rettangolo allungato, articolato in una serie di ambienti tra loro comunicanti. La maggior parte degli studiosi data questo complesso architettonico tra la seconda metà del sec. 10° e gli inizi dell'11°, riconoscendovi una residenza con cappella annessa dei primi sovrani cristiani della Polonia, appartenenti alla dinastia dei Piasti (Dalbor, 1957-1959; Zachwatowicz, 1961; Mikołajczyk, 1964; Józefowiczówna, 1969; Skubiszewski, 1983; Zurowska, 1983). .Nei decenni a cavallo tra i secc. 11° e 12°, la parte orientale dell'edificio rettangolare venne trasformata con la costruzione di un nuovo ambiente quadrangolare, collegato da una porta con l'edificio religioso adiacente.Nell'area a N del complesso era inizialmente collocata una piccola chiesa a una sola navata, con presbiterio rettangolare a terminazione rettilinea e con due annessi sul lato nord. La sua esistenza è stata scoperta nel corso degli scavi condotti tra il 1961 e il 1965, attraverso le tracce lasciate dalle fosse di asportazione dei muri e i pochi resti delle fondazioni, costruite con una tecnica analoga a quella delle fondazioni della chiesa a pianta centrale.Il complesso residenziale, noto già dal sec. 19° (Sokołowski, 1876), è stato oggetto di numerose ricerche archeologiche e storico-artistiche nel corso di questo secolo (Łopacka-Szymańska, 1984). Gli scavi condotti tra il 1987 e il 1992 hanno consentito di individuare tre fasi diverse. Nella prima, il deambulatorio della chiesa a pianta centrale era più stretto e i pilastri del nucleo centrale erano a base quadrata; nella pavimentazione in malta rimangono tracce interpretate come resti di un impianto battesimale (U progu chrześcijaństwa, 1993-1994). L'edificio rettangolare era già in questa fase organicamente collegato alla chiesa. Nella seconda fase, l'edificio a pianta centrale venne ampliato e i pilastri quadrilateri furono sostituiti da quelli con pianta a quarto di cerchio; il pavimento venne rialzato di cm 30 e fu creata nella zona sud una vasca battesimale di forma quadrata. All'interno dell'edificio rettangolare vennero costruiti due pilastri nell'ambiente più occidentale e una scala nella zona est: in questo momento entrambi gli edifici si sviluppavano dunque su più piani. Nella terza fase, venne demolita la parte orientale dell'edificio rettangolare e al suo posto venne costruita una torre quadrangolare dotata di scale ricavate nello spessore del muro sud e in un adiacente corpo-scala circolare.Sulla base di questi dati si ritiene che l'edificio a pianta centrale svolgesse all'inizio la funzione di battistero (vi potrebbe essere stato battezzato nel 966 lo stesso Mieszko I), mentre l'edificio rettangolare, ispirato a uno dei più semplici modelli dell'epoca tardoantica, avrebbe potuto costituire la residenza del primo vescovo polacco, Giordano, designato nel 968. La piccola chiesa a navata unica, sorta in questa prima fase, avrebbe potuto svolgere le funzioni di proto-cattedrale; il complesso costituiva forse un gruppo episcopale, il cui modello, al pari di quello del battistero, venne importato in Polonia dall'Italia, forse attraverso la corte papale.Nella seconda fase - in coincidenza con la creazione della prima arcidiocesi polacca a Gniezno (1000) e degli episcopati di Poznań, Cracovia, Breslavia e Kołobrzeg - O. cessò di essere sede vescovile e subì ristrutturazioni per divenire residenza ducale. Nella metà del sec. 11° venne meno anche la sua importanza politico-strategica, denunciando una progressiva e definitiva decadenza.
Bibl.: M. Sokołowski, Ruiny na Ostrowie Jeziora Lednicy. Studium nad budownictwem w przedchrześcijańskich i pierwszych chrześcijańskich wiekach w Polsce [Rovine a O. sul lago di Lednica. Studio sull'architettura dell'epoca precristiana e nei primi secoli di cristianesimo in Polonia], Kraków 1876; W. Dalbor, Gród ksia̧żęcy na Ostrowie Lednickim [Gród ducale su O.], Slavia Antiqua 4, 1957-1959, pp. 172-288; J. Zachwatowicz, Polska architektura monumentalna w X i XI wieku [Architettura monumentale polacca nei secc. 10° e 11°], Kwartalnik Architektury i Urbanistyki 6, 1961, pp. 101-131; Z. Swiechowski, Wczesna architektura piastowska około roku 1000 [Architettura dei Piasti intorno al Mille], in Pocza̧tki Państwa Polskiego. Księga Tysia̧clecia [Le origini dello Stato polacco. Il libro del millennio], II, Poznań 1962, pp. 245-268; G. Mikołajczyk, Une résidence des Piasts sur l'île de Lednica, Archaeologia Polona 6, 1964, pp. 219-333; K. Józefowiczówna, Sztuka w okresie wczesnoromańskim [Arte nel periodo preromanico], in Dzieje Wielkopolski [Storia della Grande Polonia], a cura di J. Topolski, I, Poznań 1969, pp. 131-139, 141-144, 155; P. Skubiszewski, L'art des Slaves Occidentaux autour de l'an mille, in Gli Slavi occidentali e meridionali nell'Alto Medioevo, "XXX Settimana di studio del CISAM, Spoleto 1982", Spoleto 1983, pp. 745-799; K. Zurowska, Studia nad architektura wczesnopiastowska̧ .2.[Studi sull'architettura dei primi Piasti], Zeszyty Naukowe Uniwersytetu Jagiellońskiego, Prace z Historii Sztuki, 1983, p. 71ss.; K. Łopacka-Szymańska, Prace z historii badań Ostrowa Lednickiego [Studi sulla storia delle ricerche su O.], in Gniezno. Studia i Materiały [Gniezno. Ricerche e materiali], I, Warszawa-Poznań 1984, pp. 7-25; M. Łastowiecki, Stratygrafia i chronologia Ostrowa Lednickiego [Stratigrafia e cronologia di O.], Studia Lednickie 1, 1989, pp. 17-70; U progu chrześcijaństwa w Polsce. Ostrów Lednicki [Alle soglie del cristianesimo in Polonia. O.], 2 voll., Kraków 1993-1994.K. Zurowksa