ŠEVČÍK, Otakar
Violinista e didatta, nato a Horažd′ovice (Boemia) il 22 marzo 1852, morto a Písek, pure in Boemia, il 18 gennaio 1934. Studiò nel conservatorio di Praga, nella scuola di A. Bennewitz. Nel 1870 ottenne il posto di violino solista al Mozarteum di Salisburgo, e vi rimase fin quando, nel 1873, passò all'Opera comica di Vienna.
Dal 1875 fino alla morte svolse la propria attività di maestro: sino al 1892 nel conservatorio di Kiev, poi in quello di Praga; dal 1909 al 1919 a Vienna come direttore della scuola di violino in quell'Accademia di Musica, poi ancora a Praga, e infine, dopo un soggiorno di circa due anni negli Stati Uniti, a Písek, ove si ritirò nel 1922.
L'attività concertistica dello Š. è scarsa e ha termine nel 1898 (il quartetto molto noto sotto il nome di Š.-Lhotský era costituito da suoi allievi). In questo anno il suo nome diventa universalmente celebre in seguito all'apparizione del suo migliore allievo, il Kubelík. Le sue opere si diffondono rapidamente e alla sua scuola accorrono da ogni nazione schiere di violinisti. I risultati da lui ottenuti sono cospicui, non tanto per il numero relativamente esiguo di virtuosi di abilità trascendentale educati in oltre mezzo secolo d'insegnamento alla sua scuola, quanto per la solidità tecnica della maggior parte dei suoi allievi e per l'influenza esercitata sulle altre scuole. Il suo metodo consiste nell'escogitare per qualsiasi problema, e particolarmente nei riguardi della mano sinistra, una serie di esercizî che sfruttino ogni combinazione possibile. È inevitabile che questo sistema, applicato nella maniera più intransigente, conduca alla prolissità. Quindi il pericolo, specie in temperamenti per natura istintivi, che le facoltà musicali vengano inaridite dalla prolungata applicazione nel campo puramente meccanico. La produzione dello Š comprende una ventina di opere di tecnica violinistica. Inoltre egli ha scritto: Danze e arie boeme (op. 10) e Fantasia su due canti nazionali per violino e pianoforte.
Bibl.: Una biografia dello Š. si trova nel Pisecké Listy, Písek, 21 marzo 1925; G. Pasquali-R. Principe, Il violino, Napoli 1926, p. 260 segg.; M. Pincherle, Les violonistes tchécoslovaques e Une visite à Š., in Feuillets d'histoire du violon, Parigi 1927, pp. 98 e 118 segg.