BŘEZINA, Otokar (pseudonimo di Václav Jebavý)
Poeta e pensatore cecoslovacco, nato presso Tábor il 13 settembre 1868, morto a Jaroměřice (Moravia) il 25 marzo 1929. Sono state date di lui varie definizioni, come: "poeta metafisico", "creatore sintetico", "ideologo simbolista", ma è difficile racchiudere in poche parole la sua complessa personalità di pensatore e poeta. Un'idea centrale della sua poesia può trovarsi in una ripetutamente ricordata evoluzione eterna, nella quale acquisterebbero senso non solo le individualità umane, ma tutti gli organismi e tutti i fenomeni del mondo e della vita. L'idea della misteriosa volontà divina, causa prima originaria di questa evoluzione, dà senza dubbio un colorito mistico a questa concezione, che del resto non ha nulla di schematico e di astratto, sgorgando gradualmente dal pathos personale del poeta e riversandosi in forme ricchissime. Nella prima raccolta di poesie Tajemné dálky (Lontananze misteriose) che è del 1895, questa concezione non è ancora distaccata dalle esperienze personali e immediate del poeta, la cui cultura, prevalentemente platonica, neo-platonica e mistico-cristiana, è ancora in via di sviluppo. Nelle nuove raccolte si nota già un prevalere della concezione filosofica sull'ispirazione immediata; il poeta parla d'una vera e propria missione profetica in Svítání na západě (Aurora ad occidente, del 1896), missione profetica di solidarietà umana che si solleva ad ebbrezza di beatitudine in Větry od pólů (Venti dai poli, del 1897). Il nucleo della concezione del poeta si può trovare in questi versi: "In un'estasi d'amore io voglio cantare per le anime fraterne. Non vi sono dolori più grandi delle loro vittorie perdute, non vi sono gioie più grandi che le ebbrezze degli sguardi affinati dall'eternità". La coscienza che il dolore è il principio cosmico dell'esistenza, detta nel 1899 Stavitelé chrámu (I costruttori del tempio), in cui le voci dei grandi rappresentanti del pensiero umano si fondono con quelle dei fratelli anonimi, strumenti del destino nell'evoluzione dell'umanità verso la divinità. Questa idea, che si potrebbe dire messianica, della genesi d'una nuova umanità, in cui l'amore è lo strumento cosmico d'ogni riconciliazione e superamento, trova la sua espressione più piena nell'ultima raccolta Ruce (Le mani), del 1901. Una specie di commento alla propria opera poetica B. stesso ha dato in un volume di saggi: Hudba pramenů (Musica delle sorgenti), del 1903, rifatti e ripubblicati nel 1919, e nei tre saggi: Zrcadlení v hloubce (Riflessi nelle profondità), Přítomnost (Il tempo presente) e Jediné dílo (L'unica opera), nuova ed., 1927-29. La ricchezza delle immagini e delle visioni di B. è così grande che talvolta ne deriva oscurità per il lettore non preparato, ma la forza ritmica della poesia corrisponde alla tematica e al contenuto dell'ispirazione.
Opere complete: Básnické Spisy (Scritti poetici), in un volume comprendente le 5 raccolte, Praga 1926. Traduzioni: in tedesco: le cinque raccolte di versi e Musica delle sorgenti sono state pubblicate a Monaco 1920, nelle traduzioni di O. Pick ed E. Saudek con la coll. di F. Werfel. Trad. di P. Eismer nell'antologia Die Tschechen, dello stesso traduttore (Monaco 1928). In inglese: P. Selver, An Anthology of Czechoslovak Literature, Londra 1929. In italiano: E. Lo Gatto, Venti dai poli e I costruttori del tempio, con saggio introduttivo, Roma 1930.
Bibl.: Marten, O. B., in Akkord, Praga 1929, 2ª ed.; J. Staněk, O. B., 2ª ed. 1929; E. Saudek, Pod oblohu Otokara Březiny (Sotto l'orizzonte di O. B.), 1928; M. Dvořák, Tradice dila O. Březiny (La tradizione dell'opera di O. B.), Praga 1928; Z. Záhoř, Otokar Březina, Praga 1928; Otokar Březina. Osbnost a dilo (Raccolta biografica e bibliografica), a cura del "Moravské kolo spisovatelů", 1928; G. Picková Saudková, Hovory s Otokarem Březinou (Colloquî con O. B.), 1929; E. CHalupný, in Studie o Otokaru Březinovi a jiných zjevech českého umění a filosofie (Studio su O. B. e altre figure dell'arte e della filosofia cèca), Praga 1912; A. Novák, in Z času za živa pohřbených, Praga 1923; F. X. Šalda, in Duše a dílo (Anima e opera), Praga 1922; P. Selver, O. Březina. A study in Czech literature, Londra 1929; F. Dominois, O. B., in Le Monde Slave, 1929.