OTORINOLARINGOLOGIA (XXV, p. 765; App. II, 11, p. 472)
Lo sviluppo dell'o. negli ultimi anni ha da un lato portato ad una più precisa individuazione e caratterizzazione per la peculiarità di alcuni suoi indirizzi, dall'altro allo sviluppo nel suo ambito di alcune branche, le quali vanno acquistando sempre più un profilo autonomo: tali l'audiologia (v., in questa App.), la foniatria, la broncoesofagologia, l'otoneurologia. Premessa fondamentale all'odierno sviluppo è stato lo studio delle correlazioni con i più generali problemi biologici e con le altre branche della clinica. Esso, mentre ha consentito la pronta trasposizione nell'ambito dell'o. di progressi in altri campi, ha anche indirettamente favorito la creazione di metodi d'indagine e di cura atti a risolvere i particolari problemi specialistici. Richiameremo qui alcuni punti di maggiore evidenza e significato emersi nel corso dell'ultimo decennio.
L'individuazione della "sindrome di adattamento" (H. Selye) ha consentito un nuovo inquadramento di forme morbose che nell'ambito dell'o. trovano la loro origine o si manifestano (malattia reumatica, sindrome di Menière, malattie su base vasomotoria del naso e delle vie aeree, malattia post-operatoria conseguente ad interventi eseguiti in distretti particolarmente reflessogeni, quali il naso ed il collo). Inoltre essa ha reso possibile una corretta interpretazione del meccanismo d'azione di molti medicamenti (specie cortisone e cortisonici) anche nell'ambito dell'otorinolaringologia.
I progressi della chimica biologica si sono riverberati non solo nell'ambito terapeutico, ma anche in una migliore conoscenza della composizione degli organi e tessuti e dei liquidi biologici di maggiore importanza in o. Da segnalare gli studî sul secreto nasale e salivare, che consentono di accreditare ad essi cospicue funzioni di difesa nell'economia generale dell'organismo, e quelli sui liquidi endolabirintici che permettono di intravvedere i meccanismi patogenetici che sono alla base di molte sordità progressive (audiopatie degenerative, dismetaboliche, da senescenza).
L'avvento della microscopia elettronica ha reso possibile una più intima individuazione della morfologia dei tessuti nell'ambito specialistico. Da ricordare le indagini sulle strutture più differenziate, come ad es. quelle dell'orecchio interno, e i risultati ottenuti nello studio di quelle apparentemente meno significative - come le mucose di rivestimento delle vie aeree superiori e il sistema linfatico dei varî distretti otorinolaringologici - che aprono la via all'individuazione di iniziali condizioni di atipia cellulare (stati di precancerosi).
L'avvento dei metodi istobiochimici, con i quali il dato puramente morfologico assume anche un significato biologico e quindi funzionale, ha consentito di obbiettivare in condizioni normali e patologiche alcuni dei principali costituenti cellulari ed extracellulari. Tali dati hanno un aggancio non indiretto con molti problemi di diagnostica e quindi di terapia, specie nell'ambito oncologico.
Lo sviluppo della virologia ha consentito di individuare negli ultimi anni un'origine virale di numerose affezioni, specie delle prime vie aeree. Nelle epidemie influenzali degli ultimi anni sono stati individuati i ceppi virali responsabili; al gruppo degli adenovirus vanno oggi ascritte forme morbose con iniziale o prevalente sintomatologia a carico dell'anello del Waldeyer; è stata riconosciuta l'origine virale erpetica di numerose manifestazioni vescicolari faringee, laringee e auricolari. Da segnalare l'azione malformativa del virus della rosolia sull'orecchio interno del prodotto del concepimento con conseguente sordità congenita e sordomutismo, quando la madre ne sia affetta nei primi mesi di gravidanza. Tuttora discusso, ma dai più non accettato, un ruolo analogo per il virus influenzale.
I moderni studî sul collageno hanno avuto un particolare sviluppo in o. Già nel 1948 H. Selye e M. Arslan procedettero ad una iniziale impostazione del problema dal punto di vista clinico. Le collagenosi in o. hanno il loro nucleo fondamentale nel quadro della granulomatosi di F. Wegener e del "granuloma gangrenescens"; discusso l'inquadramento di altre forme, come ad es. l'otosclerosi, l'ozena, ecc.
In radiologia e terapia fisica i progressi conseguiti non si limitano all'ambito curativo - dove le varie forme di terapia con alte energie (cobaltoterapia, betatrone, ecc.) hanno aperto nuove prospettive in numerose forme tumorali - ma interessano anche il campo semeiologico e diagnostico, sia per l'adozione su vasta scala della stratigrafia, che per la messa a punto e l'impiego di particolari incidenze. Alcune di queste (proiezione di C. Chausse, di R. Rümstrom, transorbitaria obliqua, ecc.) consentono ormai un ragguaglio analitico sulle singole strutture dell'orecchio medio e degli annessi. Di valore tanto diagnostico che terapeutico l'impiego degli isotopi radioattivi, specie nella patologia tiroidea; quest'ultimo indirizzo è fortemente promettente nel trattamento di numerose forme neoplastiche, anche se un'esatta valutazione della sua portata non sia ancora oggi possibile.
L'ambito della terapia è quello nel quale l'opinione comune riassume e identifica tutti i progressi conseguiti. Il potenziamento della terapia antibiotica, attraverso la creazione di nuovi farmaci, la più corretta codificazione del loro uso e l'adozione su più vasta scala delle prove di sensibilità agli antibiotici, hanno indotto alla pratica scomparsa di alcune complicanze delle forme acute auricolari e sinusali, e alla possibilità di risolvere in sede medica numerosi quadri fino a ieri di competenza chirurgica.
La terapia cortisonica, non soltanto nella cura specifica delle forme allergiche, ma in associazione a quella antibiotica nella cura di numerose affezioni infiammatorie e dei loro esiti, è entrata anch'essa nella pratica quotidiana.
Notevoli i progressi nella terapia del cancro della laringe, voce prevalente nell'oncologia otorinolaringologica. Ai favorevoli risultati attuali contribuiscono sia una più precoce diagnosi, sia la perfetta tipizzazione delle varie tecniche di laringectomia, sia lo svuotamento sistematico delle stazioni linfoghiandolari del collo. La terapia fisica con alte energie, tanto in associazione alla terapia chirurgica, quanto come metodo esclusivo nei casi iniziali e in quelli al di là delle risorse chirurgiche, ha notevolmente migliorato le prospettive prognostiche. Le nuove forme di terapia fisica sono inoltre particolarmente valide nella cura dei tumori di distretti poco suscettibili di trattamento chirurgico radicale (ad es. rinofaringe).
Ulteriori progressi si sono realizzati nel trattamento delle paralisi laringee in adduzione. Alle metodiche già in uso, e principalmente a quella di A. Rethy, si affiancano le cordopessie extralaringee (B. T. King, J. D. Kelly, ecc.), quelle intralaringee (M. Aubry, J. Rebattu e coll.) e quelle miste (G. Ferreri).
Capitolo d'attualità in continuo sviluppo è quello della chirurgia funzionale auricolare, paradigmatico dei moderni indirizzi e orientamenti nell'ambito della chirurgia otorinolaringologica.
La fonetica e la foniatria, ricche di cultori esclusivi, hanno arricchito il loro patrimonio fruendo di nuovi mezzi di indagine, come ad es. l'analisi acustica della voce ottenuta con il "sonagraph". Nell'ambito terapico da segnalare la rieducazione dei laringectomizzati alla voce esofagea, che consente di considerare la laringectomia bensì demolitiva ma non mutilante.
In broncoesofagologia nuove apparecchiature consentono con maggiore facilità l'esecuzione di manovre esplorative o chirurgiche (asportazione di corpi estranei). In sede clinica notevole il contributo della cinematografia endobronchiale.
Nell'ambito otoneurologico, è da segnalare l'introduzione nella pratica dell'elettronistagmografia, la terapia della vertigine di Menière mediante la distruzione labirintica ottenuta con gli ultrasuoni (M. Arslan), o con interventi di chirurgia funzionale (T. Cowthorne).
Bibl.: A. Moulonguet, R. Mayoux, J. J. Debain e J. Bouchet, Les paradysies bilaterales du larynx en adduction. Leur traitement chirurgical, Parigi 1951; C. Chausse, M. Aubry, F. Baron, M. Bouchet, H. Guillon, J. Terracol, Acquisitions nouvelles de la radiotologie, Parigi 1953; S. Meda, G. B. Leonardelli, P. L. Cova, I tumori dell'osso temporale, Relazione al 43° Congresso della Società italiana di otorinolaringologia, 1955; G. Bellussi e P. Filippi, Le malattie da virus e da rickettsie in otorinolaringologia, Relazione al 45° Congresso della Società italiana di otorinolaringologia, 1957; L. Fiori Ratti e T. Marullo, Viruses and malformation of the internal ear. Clinical and experimental considerations, in Italian general review of otorhinolaryngology, I (1959), p. 436 ss.; V. Ricci, Le malattie del collageno in otorinolaringologia, Pisa 1959; O. Sala, Il cortisone e le sostanze ad azione cortisonica in otorinolaringojatria, Padova 1959.