OTRICOLI (A. T., 24-25-26 bis.)
Cittadina dell'Umbria in provincia di Terni, situata a 208 m. s. m., in pittoresca posizione su un'altura dominante la riva sinistra del Tevere. Nel 1931 il centro, che possiede avanzi di una rocca e la chiesa romanica di Santa Maria (sec. XIII), contava 1515 ab. A SO. in posizione meno elevata sorgeva l'antica Ocriclum, più tardi Ocriculum (dalla parola umbra ocre-, arce, colle). La città si alleò con Roma, secondo la tradizione liviana, nel 308 a. C. e secondo alcuni critici nel 297 o 295. Divenne municipio nel 90 con quattuorviri per supremi magistrati. Devastata durante la guerra sociale, ebbe una certa floridezza durante l'Impero, a giudicare dalle iscrizioni e dai ruderi. A Otricoli fu rinvenuta la celebre testa di Giove, oggi nella Rotonda Vaticana. Nel sec. III a. C. possedeva una fabbrica abbastanza notevole di vasi a decorazione impressa (del cosiddetto tipo megarese), come attestano le scritte stampate sui vasi stessi. Alcune tombe rinvenute nel suo territorio risalgono al sec. VII a. C.
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., XI, ii, fasc. 1°, p. 596 segg.; Baudrillart, in Mélanges d'archéol. et d'histoire, 1889, pp. 288-98; Sieburg, in Röm. mitt., 1897, pp. 40-55; Fr. v. Duhn, Italische Gräberkunde, I, Heidelberg 1924, p. 457; K. J. Beloch, Römische Geschichte, Berlino 1926, pp. 425, 503.