DANDINI, Ottaviano
Nato a Firenze circa il 1690 dal pittore Pietro, seguì con scarso successo le orme paterne: fu di fatto imitatore della peggior maniera del padre, come dimostrano le opere superstiti, in cui non traspare l'insegnamento di Andrea Pozzo ch'egli avrebbe avuto in un soggiorno di studio a Roma (Gabburri). Il disinteresse delle fonti nei suoi riguardi - è traccia di lui solo in antiche guide che gli riferiscono vari quadri in chiese fiorentine, i più oggi in cattive condizioni proprio per la trascuratezza in cui sempre fu tenuta la sua opera - non è venuto meno in epoca moderna, dopo il drastico giudizio con il quale nel 1912 il Marangoni lo liquidò insieme a molti altri pittori fiorentini della sua generazione.
La sua maniera quale si vede in tele fiorentine come il Crocifisso e santi in S. Lorenzo, o come i SS. Luigi Gonzaga e Stanislao in S. Giovannino degli scolopi, e meglio ancora nella tempera con la Apparizione dei ss. Pietro e Paolo alla Battaglia di Lepanto, oggi nel palazzo vescovile a Prato, è quella di uno stanco epigono. L'unico punto fermo nella sua cronologia è sul 1712, quando egli partecipò all'apparato solenne - da cui appunto la tela oggi a Prato - innalzato in S. Lorenzo a Firenze per la canonizzazione di Pio V, insieme a G. D. Ferretti, C. Sacrestani, R. del Pace, i quali a differenza di lui, ancor giovanissimo a quella data, erano pittori affermati. Lo stesso anno firmò e datò un ritratto del Marchese Guadagni, oggi in collezione privata (Cantelli, 1983).
Non se ne conosce la data di morte, ma era ancora vivo quando scriveva il Gabburri (1730-1740).
Fonti e Bibl.: F. S. Baldinucci, Vite di artisti dei sec. XVII-XVIII [1725-1730 ca.], a cura di A. Matteoli, Roma 1975, pp. 281, 330 s.; Firenze, Biblioteca nazionale: Mss. Palatini E.B.9.5: F. M. N. Gabburri, Vite di pittori [1730-1740 ca.], IV, c. 164v; F. Baldanzi, Della chiesa cattedrale di Prato, Prato 1746, p. 236; G. Richa, Notizie istor. delle chiese fiorentine..., II, Firenze 1755, pp. 207, 366, 391, 495; III, ibid. 1755, pp. 173, 176; IV, ibid. 1756, pp. 128, 133 s.; V, ibid. 1757, pp. 27, 147; X, ibid. 1762, p. 341; S. Salvini in A. F. Gori, La Toscana illustrata nella sua storia, Livorno 1755, pp. 49 ss.; C. H. von Heinecken, Dict. des artistes dont nous avons des estampes, Paris 1790, p. 500; L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, I, Bassano 1809, p. 276; D. Moreni, Continuazione delle mem. storiche... di S. Lorenzo…, I, Firenze 1816, p. 9; II, ibid. 1817, p. 95; F. Tolomei, Guida di Pistoia, Pistoia 1821, pp. 52 ss.; F. Fantozzi, Guida della città e contorni di Firenze, Firenze 1842, pp. 176, 455, 471, 544, 741; M. Marangoni, La pitt. fiorent. del Sett., in Riv. d'arte, VIII (1912), p. 67; W. Paatz-E. Paatz, Die Kirchen von Florenz, I, Frankfurt am Main 1940, p. 357; II, ibid. 1941, pp. 329, 333, 366, 391, 494; III, ibid. 1952, p. 173; IV, ibid. 1952, pp. 460, 594 s.; V, ibid. 1953, p. 196; F. Borroni, Le esposiz. d'arte a Firenze dal 1674 al 1767, in Mitteil. des Kunsthistor. Inst. in Florenz, XVIII (1974), pp. 20, 40, 79, 143; G. Cantelli, Il Museo Stibbert, Milano 1974, p. 57;M.Mosco, Itinerario di Firenze barocca, Firenze 1974, pp. 43, 45, 74; G.Barbera, Gli apparati per la festa di canonizzazione di Pio V, in Quaderni di storia dell'arte medievale e moderna dell'Università di Messina, 2, (1976), pp. 49-51; S. Rudolph, La voga turca nella pittura fiorentina dopo la vittoria sugli Ottomani nel 1683, in Kunst des Barock in der Toskana, München 1976, pp. 330, 332; S. Meloni Trkulija, I due primi cataloghi di mostre fiorentine, in Scritti in onore di U. Procacci, Milano 1977, II, p. 580; B. Riederer Grolis, Florentinische Feste des Spätbarock, Frankfurt a. M. 1978, p. 209; M. P. Balge, Figure Drawings from the Collection of Dr. and Mrs. Frederick Hermann, Charlottesville 1980, p. 39; J. Sliaffer, in Form Function and Finesse, Drawingsfrom the Frederick and Lucy S. Hermann Foundation, Williainsburg 1983, p. 40; G. Cantelli, Repertorio della pittura fiorentina del Seicento, Fiesole 1983, p. 59; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VIII, pp. 345 s.; Diz. encicl. Bolaffi, IV,Torino 1972, p. 113.