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ABENANTE, Ottavio

di Roberto Zapperi - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)
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ABENANTE, Ottavio

Roberto Zapperi

Calabrese, capitano d'armi a Rossano nel 1554, accusato di eresia, nel 1568era detenuto nelle carceri napoletane della Gran Corte della Vicaria. Il 20 marzo 1568, il viceré ordinò, su richiesta del Santo Uffizio, che fosse trasferito a Roma. Ma due mesi dopo, con dispaccio del 25maggio 1568, l'A. ottenne di essere liberato, previo deposito di 1000 ducati e 100 once, con l'impegno di presentarsi alla Inquisizione romana entro quindici giorni e di rientrare a Napoli appena rimesso in libertà dal Santo Uffizio. Non si sa se l'A. andò a Roma; nel 1569comunque era in Calabria, rifugiato nel castello di Tenga. Da qui, insieme con i fratelli Lelio e Marzio, anch'essi contumaci della Vicaria, tentò con gran mano di fuorusciti" di uccidere un frate di Cirò, certo Delfino Mascambruno, che aveva testimoniato ad istanza del Santo Uffizio contro di lui, e il vescovo di Umbriatico, P. Bordoni, che perseguitava gli eretici della sua diocesi e aveva arrestato tre "discepoli di esso barone".Con dispaccio del 17 giugno 1569, il viceré ordinò alla Regia Udienza di Calabria di organizzare la cattura dei tre fratelli Abenante, per rimetterli alla Vicaria. Il risultato, però, fu nullo: il viceré infatti dovette ritornare sull'argomento con un altro dispaccio in data 31 ag. 1569,non si sa se con lo stesso risultato.

Bibl.: L. De Rosis, Cenno storico della città di Rossano e delle sue nobili famiglie, Napoli 1838, pp. 308-309; L. Amabile, Il Santo Officio della Inquisizione in Napoli, I, Città di Castello 1892, pp. 298, 299 s., 301; A. Gradilone, Storia di Rossano, Roma 1926, pp. 436-437.

Vedi anche
vicario religione vicario di Cristo (lat. Vicarius Christi) Titolo che cominciò a essere assunto del papa, con coscienza del significato dottrinario in esso implicito, nella situazione di crisi dei rapporti tra papato e impero nell’età della lotta delle investiture (11°-12° sec.). In virtù della vicaria diretta ... Inquisizione Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia. 1. Inquisizione medievale Le origini dell’Inquisizione vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti alla repressione dell’eresia (soprattutto catara e valdese) i mezzi ordinari ... eresia Dottrina che si oppone, in modo contraddittorio, diretto e immediato, a una verità rivelata e come tale proposta a credersi dalla Chiesa. Non può invece dirsi eretica una posizione dottrinale, che si limiti a impugnare una conclusione teologica, una definizione o fatti connessi alla verità rivelata.  ● ... vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella Chiesa cattolica, prelato che, sotto l’autorità del romano pontefice, ha il governo ordinario di una diocesi, ...
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ottavo
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