ACCORAMBONI, Ottavio
Nacque a Roma da Claudio, nei primi mesi del 1549,e non nel 1539, come vogliono quasi tutti i suoi biografi (dall'epigrafe che l'A. stesso fece apporre sulla sua tomba nella chiesa di S. Gregorio al Celio, risulta infatti che nel 1600 aveva cinquantun anni). Studiò presso i gesuiti del Collegio Romano, e poi all'università di Padova. Benvoluto dal cardinale di Montalto (il futuro Sisto V), lo accompagnò a Fermo nel 1574. Abbreviatore e referendanio delle Due Segnature, fu nominato vescovo di Fossombrone il 15 maggio 1579. Provvide ad ingrandire con appartamenti e con la torre il palazzo vescovile. Il 10 genn. 1586 pronunziò nella cattedrale un'orazione commemorativa della morte della sorella Vittoria e di Flaminio Accoramboni. Nel 1610 rinunziò al vescovado e tornò a Roma, donde, nel giugno del 1614, Paolo V lo inviò in Portogallo come collettore per la Fabbrica di S. Pietro. In Portogallo l'A. si trovò a svolgere un'azione di certa importanza nei conflitti di giurisdizione insorti in quegli anni tra lo Stato e la Chiesa, e il 27 giugno 1617 pubblicò l'interdetto su Lisbona, per reazione alle continue violazioni delle immunità ecclesiastiche. Pur continuando a restare in Portogallo fino al 1622, il 17 maggio 1621 fu nominato da Gregorio XV arcivescovo di Urbino, ma anche a questa carica rinunziò due anni dopo, per motivi di salute. Morì a Roma il 23 maggio 1625.
Sue prediche autografe sono conservate nella Biblioteca Casanatense di Roma; alcune sue epistole, omelie e pastorali nella Biblioteca Vaticana; sermoni e gli Acta Ecclesiae Forosemproniensis nell'Archivio vescovile di Fossombrone; altre sue lettere nell'Archivio di Stato di Firenze.
L'A. fu ritratto con foschi colori, certo non corrispondenti alla realtà, da J. L. Tieck nel romanzo Vittoria Accorombona,e da Stendhal nella novella Vittoria Accoramboni.
Bibl.: E. Ughelli - N. Coleti, Italia sacra, II, Venetiis 1717, col. 838; V. Forcella, Iscrizioni delle chiese... di Roma, II, Roma 1873, p. 121; B. Capogrossi Guarna, Ricordi storici della famiglia Accoramboni, Roma 1896, pp. 70-75;A. Vernarecci, Fossombrone dai tempi antichissimi ai nostri, II, Fossombrone 1914, pp. 391-393, 602-614; L. v. Pastor, Storia dei Papi, XII, Roma 1930, pp. 165, 229-230; G. van Gulik - C. Eubel, Hierarchia catholica..., III, Monasterii 1923, p. 198; P. Gauchat, Hierarchia catholica..., IV, Monasterii 1935, pp. 189, 353; B. Ligi, I vescovi e arcivescovi d'Urbino, Urbino 1953, pp. 173-175 G. Mazzatinti, Inventari dei manoscritti delle Bibl. d'Italia, XI, p. 127.