CABIATI, Ottavio
Nacque a Firenze il 25 maggio 1889 da genitori brianzoli: l'ingegnere statale Giovanni Battista e Maria Viganò. Frequentò il liceo classico di Como e nel 1907 s'iscrisse alla scuola superiore di architettura civile del politecnico di Milano; si laureò nel 1913 e nello stesso anno ebbe anche il diploma dell'Accademia di Brera. Già nel 1913 partecipò (insieme con A. Alpago Novello e P. Valenti) al concorso per il palazzo reale di Sofia in Bulgaria: questo progetto è l'unica opera nella quale è presente l'influenza dello stile floreale che egli poi respingerà come anche le nuove tendenze razionaliste.
Il C. appartenne al gruppo milanese del "novecento", che si richiamava, nella progettazione, ai valori tradizionali, pur distinguendosi dal monumentalismo imperante (esempio importante la casa del 1931 di via Melzi d'Eril 6, a Milano, con Alpago Novello, A. Minali ed E. Marazzi). Con Alpago Novello, G. Ferrazza, E. Lancia, G. Muzio, Gio. Ponti, P. Portaluppi, E. Marelli e M. Fiocchi è stato appunto definito (Veronesi) "neoclassico", perché aveva reso accettabile alla borghesia milanese lo stile moderno attraverso un richiamo al bel neoclassico che era stato ed era ancora lo stile dell'aristocrazia lombarda.
Il C. collaborò costantemente con Alpago Novello, formando uno dei primi studi professionali associati di Milano; nel 1923, insieme con G. De Finetti, Alpago Novello e Ferrazza, fondava il Club degli urbanisti al quale, in seguito, si unirono Muzio, A. Gadola, Ponti, T. Buzzi, A. Minali, F. Reggiori, e Marelli, Lancia, Fiocchi e P. Palumbo; con il Club partecipò (1926) - e vinse il 2º premio - al concorso naz. per il piano regolatore di Milano (cfr. Reggiori, 1947, pp. 53 s., 56 ss.). Nel 1924-26, con Alpago Novello, partecipò al concorso di I e II grado per il monumento ai caduti a Milano (I bozzetti per il Monum. ai caduti... ammessi al concorso di II grado, in Architettura e arti decorat., IV[1924-25], p. 336; M. P., Concorso per il monum. ..., ibid., pp. 410-14, passim); con Alpago Novello e altri partecipò poi alla realizzazione del monumento stesso, inaugurato il 4 nov. 1928, sul fianco della basilica di S. Ambrogio (Muzio, ill. pp. 1115 ss.; Veronesi. ill. 22).
Dal 1928 al 1935 il C. svolse una grande attività nelle colonie, a Bengasi in particolare (cfr. Reggiori, 1930-31), dove sono su suo progetto: la residenza del governatore (con G. Ferrazza; cfr. Architettura, X [1931] pp. 557-561); il piano regolatore della città (con Ferrazza e Alpago Novello, 1929-35); la cattedrale (con Ferrazza, 1930-32; v. ill. in Nezi, 1932, pp. 163 s.); la casa del Fascio (con Alpago Novello e Ferrazza, 1932; cfr. Nezi, 1932, pp. 156-173); il lungomare, con la fontana del Sillio, e la Cassa di risparmio (1931-34). A Tripoli, oltre al piano regolatore (1931-36, con Alpago Novello e L. Piccinato), costruì un quartiere INCIS.
Nelle numerose chiese costruite dal C. è costante il riferimento all'architettura romanica sia nell'impianto sia nelle riprese degli elementi stilistici, anche se semplificati e geometrizzati: si vedano la cattedrale di Bengasi e la chiesa di Verano.
Urbanista, oltre ai piani citati, partecipò nel 1930 al concorso per il piano regolatore di Pisa, con Alpago Novello, Muzio e Ferrazza -, nel 1932 il C. vinse il 2º premio ex aequo al concorso per il piano regolatore di Verona (con Alpago Novello, Muzio e T. Poggi: cfr. L. Piccinato, in Architettura..., XII[1933], pp. 518-520); nel 1934 vinse il 1º premio ex aequo (con M. Bacciocchi e A. Zacchi) al concorso per la sistemazione della zona meridionale di piazza del Duomo, a Milano, con torre littoria sulla manica lunga del palazzo reale (mai realizzato; cfr. V. Costantini, Una torre in piazza del duomo, in Emporium, LXXXII [1935], pp. 115, 117; Reggiori, 1947, pp. 140, 143; si veda anche, del C., Osservazioni al piano di stralcio del P. R. per la zona Sud,Est,Nord Est di piazza duomo, Milano s.d.); nel 1935 vinse il 1º premio per il piano di Belluno (con Alpago Novello e A. Barcelloni; cfr. M. Paniconi, Concorso..., in Architettura..., XVI [1937], pp. 286-292, passim);nel 1946-47 fu membro della commissione centrale per il piano regolatore di Milano; nel 1948-56 presidente di quella per Seregno; nel 1952 membro delle giurie del piano regolatore di Saronno. Oltre che di edilizia e di urbanistica il C. si occupò di arredamento: dai padiglioni per le fiere di Milano (1927, industrie casalinghe, v. ill. in Nezi, 1932, p. 170; 1928, con Alpago Novello, industrie casalinghe, padiglione detto delle 5 Gallerie; 1931, padiglione con Alpago Novello) agli arredi sacri (1922-23 per la chiesa di Sernaglia, con Saponaro: illustr. in Architettura…, II [1922-23], p. 43). Dal 1930 fu responsabile per l'arte sacra alle Triennali di arti decorative (partecipò anche con mobili alla IV mostra di Monza; cfr. ibid., IX [1929-30], pp. 495-516, passim)e dal 1949 membro della Pontificia commissione per l'arte sacra. Nel 1929 si occupò dell'arredamento della Società Meroni Fossati a Milano (ill. ibid., p. 495). Studioso di storia dell'architettura, il C. si occupò anche di restauro e conservazione ambientale (cfr. il suo scritto Vicende architettoniche sulla rotonda di Seregno, Monza 1944: la collegiata di S. Giuseppe a Seregno alla quale nel 1941-42 aggiunse la facciata con pronao).
Il 24 giugno 1940 il C. si sposò a Seregno con Giuseppina Enrica Camisasca. Morì in un incidente automobilistico a Seregno il 31 ott. 1956.
Nel 1957 a Seregno, dove il C. era stato consigliere comunale dal 1946 e quindi assessore, è stata organizzata una mostra postuma di acquarelli, acqueforti e disegni (cfr. catal. con presentazione di V. Costantini).
Qui di seguito, in ordine cronologico, sono indicate le opere più importanti non menzionate all'interno della voce: 1914,concorso per il cimitero di Seveso (con Minali); 1915, progetto di cappella per Seregno; 1920-21, Seregno, scuole tecniche (cfr. Architettura e arti decorative, I [1921], ill. a pp. 363-366, p. 374);Caglio, villa de Mattia (ibid., pp. 302, 304);istituto Dante Alighieri a Treviso (con Alpago Novello e Ferrazza); 1921 (?), scuole a Feltre; 1920-22, ricostruzione di quattro chiese sul Piave (in collab. con Alpago Novello): Ponte di Piave (ill. in Rass. di architettura..., II [1922-23], pp. 36 ss., 43), Sernaglia, Salgareda, Moirago; 1924, cinema Reale in Milano (in collab. con Gadola per le strutture; distrutto, v. ill. in Nezi, 1932, p. 169);1925-32, sistemazione della chiesa di Montevecchia in Brianza; 1926, progetto di chiesa a Salsomaggiore; 1925-26, Giussano, cimitero, edicola Dall'Orto; 1927-32, sempre nel paese di Giussano, chiesa (Nezi 1931, p. 154); 1928, progetto di ampliamento della sede della Federazione dei sindacati dei commercianti a Milano (con Alpago Novello; ibid., p. 168); 1929, progetto di cappella funeraria per il conte Longoni a Desio (illustraz. ibid., pp. 160 s.); concorso per la cattedrale di La Spezia (cfr. Il concorso..., in Architettura..., IX[1929-30], pp. 395-408 passim); circa 1931, studio per palazzina in piazza Diaz a Milano; progetto di villino, non identificato; 1936-37, facciata della parrocchiale di Desio, che sostituì quella del Piermarini; 1939-40, cinema Smeraldo e annesse abitazioni a Milano; 1939-45, chiesa di Paina in Brianza; 1940, chiesa di Cabiate in Brianza; 1946, concorso per la chiesa di S. Biagio a Monza (1º premio); 1947-48, residenza dei gesuiti in piazza S. Fedele a Milano; 1949-55, istituto Leone XIII in Milano, con chiesa e sala teatrale; 1948, riforma della chiesa di S. Maria del Suffragio in Milano; in data imprecisata: chiesa dei gesuiti a Gallarate, Centro studi alla Gazzada (Varese); 1952, chiesa di Borgolombardo; studio per la cattedrale di Bahia (Brasile); 1952-53, ampliamento e sistemazione della chiesa di Turro (Milano); 1954, sistemazione della chiesa di S. Francesca Romana in Milano; 1954-55, due condomini in Seregno (con L. Brambilla); cinema parrocchiale S. Rocco in Seregno.
Fonti e Bibl.: G. Muzio, Alcuni architetti d'oggi in Lombardia, in Dedalo, XI (1930-31), pp. 1082-1087 (ill.), 1109; F. Reggiori, Architettura per la nostra... colonia,ibid., pp. 1342-1361 (passim); A.Nezi, Nostri architetti d'oggi, in Emporium, LXXV(1932), pp. 156-173; F. Reggiori, Milano 1800-1943, Milano 1947, pp. 53-58 (passim); G.Veronesi, Difficoltà polit. dell'archit. in Italia,1920-1940, Milano 1953, passim; Il Novecento e l'architettura, in Edilizia moderna, dic. 1963, 81, passim;H. Vollmer, Künstlerlexikon des XX Jahrh's, I, p. 369.