COLECCHI, Ottavio
Nato a Pescocostanzo (prov. di Aquila) il 18 settembre 1773; morto a Napoli il 25 agosto 1847. Domenicano, insegnante di matematiche e di filosofia, nel 1817-18 fu in Russia, precettore dei figli dello zar. Viaggiò in Germania, e si rese famigliari nel testo originale le opere di E. Kant, che gli studiosi italiani leggevano allora in cattive traduzioni ed esposizioni difettose. Sicché, tornato in patria, poté a Napoli in una serie di memorie che poi raccolse (Quistioni filosofiche, 3 voll., 1843; del 3° però la stampa fu interrotta, e il resto pubblicò soltanto in una rivista nel 1857), oltre che nell'insegnamento privato la cui azione fu di grande importanza nello sviluppo del pensiero speculativo napoletano, esporre con fedeltà e con rigore le dottrine allora contrastatissime del fondatore del criticismo, difendendole dalle critiche del Galluppi e sforzandosi di liberarle dalla nota più grave di soggettivismo. Ragguardevole uno studio sul Vico. Meno importante un'esposizione critica dei fondamenti della logica hegeliana.
Bibl.: G. Sabatini, O. C. filosofo e matematico: nuove notizie e nuovi documenti, in Rass. abruzzese, 1928; G. Gentile, Storia della filosofia italiana dal Genovesi al Galluppi, 2ª ed., Milano 1930, II, cap. 4°.