BRAUN, Otto
Uomo politico tedesco, nato a Königsberg il 28 gennaio 1872. Attese dapprima all'arte del tipografo donde passò al giornalismo come direttore di quotidiani e periodici socialdemocratici. Fu nominato segretario del partito a Berlino e nel 1914 fu per la prima volta eletto deputato al Landtag prussiano. Quando la rivoluzione ebbe abbattuto il vecchio regime, il B. fu assunto al governo prussiano, in qualità di delegato del popolo (novembre 1919), rimanendo nel successivo gabinetto come ministro per l'Agricoltura. Dal marzo 1920 all'aprile del '21 fu anche presidente del Consiglio dei ministri per la Prussia e, dopo l'interruzione di appena sei mesi (gabinetto Stegerwald), ricostituì un ministero proprio (novembre), che rimase in carica fino al febbraio del '25. Per due mesi appena occupò il suo posto l'ex-cancelliere Marx, ma dal 4 aprile di quell'anno il B. fu di nuovo alla presidenza del gabinetto prussiano. Strenuamente attaccato dai partiti di destra, fece di tutto per adattare l'organismo statale alla nuova costituzione ma non sempre riuscì nell'intento, mentre la sua energia nel reprimere ogni ingerenza nell'amministrazione, da parte degli elementi ostili alla repubblica e la sua avversione alla forma federale del Reich gli procurarono, ad un tempo, accanita opposizione e calda approvazione. Il B., cui è stata conferita nel 1927 la laurea honoris causa dall'università di Colonia, è considerato oggi come uno dei più abili capi della socialdemocrazia germanica, pur essendosi egli mantenuto su terreno strettamente nazionale nelle principali questioni politiche del dopoguerra. Al suo impetuoso intervento si dovette, ad esempio, se, sotto la minaccia del movimento separatista, l'antica unione delle provincie renane con la Prussia rimase salda.
Il B. è autore di numerosi scritti specialmeme di politica agraria. Notevole è pure un opuscolo sulla questione di attualità: Deutscher Einheitsstaat oder Föderativsystem (Berlino 1927).