Pittore tedesco (Untermhaus, Gera, 1891 - Singen 1969). Formatosi a Dresda alla Scuola di arti e mestieri (1909-14), durante il servizio militare maturò il suo antimilitarismo (1914-18), da cui scaturì la serie di incisioni Der Krieg, pubblicata nel 1924. Tra il 1918 e il 1922 partecipò alla Novembergruppe, alla prima Fiera internazionale Dada di Berlino e dal 1923 alla Neue Sachlichkeit. Dal 1927 fu professore all'Accademia di Dresda, dalla quale nel 1933 venne cacciato dai nazisti come "artista degenerato". Si rifugiò a Hemmenhofen, sul Lago di Costanza, dove dipinse prevalentemente paesaggi e soggetti religiosi. Nel 1939 fu arrestato con l'accusa di aver partecipato a un attentato a Hitler. Fu mandato poi al fronte e fatto prigioniero dai Francesi nel 1945. Fra le sue opere, espressione di crudo realismo e di violenta denuncia sociale, ricordiamo: I genitori dell'artista (1921, Basilea, Kunstmus., e 1924, Hannover, Niedersächsische Landesgalerie); il trittico La grande città (1927-28, Stoccarda, Gal. der Stadt); Autoritratto come prigioniero di guerra (1947, Hemmenhofen, coll. M. Dix).