KAHLER, Otto
Medico, nato a Praga l'8 gennaio 1849, morto a Vienna il 24 gennaio 1893. Si laureò nel 1871 a Praga, nel 1878 fu docente, nel 1886 professore di medicina interna, nel 1889 successe a H. v. Bamberger nella cattedra di Vienna. È particolarmente ricordato per la descrizione della forma morbosa che da lui prende nome (v. appresso).
Morbo di Kahler (mielomi multiph). - Malattia rara, caratterizzata da lesioni sistematiche iperplastiche neoplastiformi localizzate nel midollo osseo, in genere circoscritte, raramente diffuse. Il processo morboso colpisce in particolar modo il sesso maschile, per lo più nell'età adulta, ed è dovuto a causa ignota. Nel midollo osseo si formano focolai multipli, circoscritti, detti mielomi, che sviluppandosi possono per compressione causare l'atrofia della sostanza ossea, per cui le ossa divengono pieghevoli e fragilissime. Dal punto di vista istologico si distinguono in: mielomi mieloblastici, mielomi mielocitici, mielomi a cellule miste (eritroblastici e mieloblastici), mielomi eritroblastici, mielomi plasmacellulari, mielomi linfocitici. Tutte queste varietà sono processi iperplastici, però hanno uno sviluppo neoplastiforme perché sono aggressivi e hanno azione destruente. Lo sviluppo di questi mielomi dà luogo a dolori ossei, spesso anche a deformazioni dello scheletro e a fratture. Possono sorgere anche sintomi da compressione, quali dolori nevralgici, fenomeni spinali, sintomi di mielite da compressione. Si può avere anche febbre. Quasi sempre si trova nell'urina un particolare corpo albuminoideo, detto albumina di Bence-Jones, la cui presenza è utile per la diagnosi, trovandosi assai di rado in altri processi morbosi. Esiste, inoltre, lieve anemia, con presenza nel sangue di mielociti ed eritroblasti. Il decorso è sempre progressivo e letale; la malattia dura circa un paio di anni. Non si conoscono mezzi di cura dei mielomi multipli.