Fisiologo e biochimico tedesco (Hannover 1884 - Filadelfia 1951). Dopo aver insegnato biologia a Berlino e fisiologia a Heidelberg, nel 1938 fu costretto a espatriare. Continuò le sue ricerche nell'Istituto di biologia fisico-chimica di Parigi e infine al Department of physiological chemistry dell'univ. di Pennsylvania. Tra i suoi contributi sono soprattutto da annoverare quelli che hanno chiarito le correlazioni fra consumo d'ossigeno e produzione di acido lattico nel muscolo (la glicolisi è anche detta via di Embden-Meyerhof), che hanno anche contribuito ad allargare la conoscenza sul metabolismo dei carboidrati. Per tali studî gli fu conferito il premio Nobel per la fisiologia o la medicina nel 1922, con V. Hill.