Fisico (Sohrau 1888 - Berkeley 1969). Prof. di fisica teorica a Francoforte (1914-21), a Rostock (1921-22) e infine ad Amburgo sino al 1933, anno in cui si rifugiò negli USA, dove divenne prof. al Carnegie institute of technology di Pittsburg. Dette importanti contributi alla termodinamica, alla fisica molecolare e alla teoria quantistica. Nel 1920 riuscì a misurare direttamente la velocità delle molecole, grazie alla produzione di vuoti molto spinti (esperienza di S.), nei quali produsse getti quasi unidirezionali di molecole (raggi molecolari), tra le quali praticamente non avvengono collisioni; ottenne così misure in ottimo accordo con i valori teorici e verificò per la prima volta (1922) la validità della legge maxwelliana di distribuzione delle velocità. Nel 1921, in collaborazione con W. Gerlach, eseguì con raggi molecolari una celebre esperienza con la quale misurò per la prima volta un momento magnetico atomico e dimostrò la quantizzazione spaziale del momento angolare. La tecnica alla base di tale esperienza fu in seguito perfezionata e variata da lui stesso e da altri, adattandola alla misurazione di momenti magnetici nucleari: nel 1933 determinò per tale via il momento magnetico del protone. Nel 1929 aveva ottenuto la diffrazione di raggi molecolari da parte di cristalli, a conferma di quanto previsto dalla meccanica ondulatoria. Per il complesso di tali ricerche ebbe il premio Nobel per la fisica nel 1943.