WAGNER, Otto
Architetto, nato il 13 luglio 1841 a Vienna, morto ivi l'11 aprile 1918. Studiò nel politecnico di Vienna, con C. F. Busse nell'Accademia di architettura a Berlino e dal 1861 con von der Nüll e Siccardsburg nell'Accademia di Vienna, dove fu nominato professore nel 1894. Le sue opere principali sono: il Dianabad, la Länderbank, la cassa di risparmio postale, le stazioni e gli uffici della ferrovia della città, la chiesa Am Steinhof, tutte a Vienna; la sinagoga a Budapest, inoltre molte case d'abitazione e progetti non eseguiti: "Artibus" (1880); il Reichstag a Berlino (1883); il parlamento a Budapest (1883); la borsa ad Amsterdam (1884); il duomo a Berlino (1891); il Museo civico a Vienna (molti progetti in relazione a un rifacimento del Karlsplatz); il Palazzo della pace all'Aia (1906); il ministero della guerra a Vienna (1906); il Museo tecnico ivi (1907); e altre ancora. Lo stile del W., radicato nella tradizione barocca locale e nell'eclettismo del sec. XIX, si purificò circa il 1880 volgendosi a un "Rinascimento moderato" nel senso datogli da G. Semper e s'indirizzò decisamente circa il 1890 verso lo stile moderno. Lo "Jugendstil" ornamentale è solo una fase transitoria per il Wagner, che invece tendeva rigorosamente a sottomettere la forma allo scopo adoperando materiali schietti: divenne in tal modo uno dei pionieri dell'architettura moderna in Europa. Il W. esercitò un influsso notevole anche attraverso i suoi numerosi scolari e i suoi scritti teorici, di contenuto vivacemente polemico (Die Baukunst unserer Zeit, Vienna 1902, 4ª ed. 1915).
Bibl.: D. Frey, in Neue österreichische Biogr., I, Vienna 1923, p. 178; J. M. Lux, O. W., Vienna 1914; Einige Skizzen, Projekte und ausgeführte Bauten von O. W., Vienna 1892-1922.