OTTONE II DI EBERSTEIN
Figlio di Ottone I, conte di Eberstein (1170-1279), che con il fratello Eberardo IV aveva sostenuto l'ascesa politica di Federico II. Nel 1237, dopo il bando del duca d'Austria Federico Babenberg, detto il Bellicoso, l'imperatore lo inviò, insieme ad altri capi militari, nelle regioni d'Austria e di Stiria, che già dal giugno di quell'anno erano nominalmente sottoposte allo zio Eberardo. In questa veste mosse contro il Babenberg, ma fu sconfitto due volte e si ritirò in Lombardia. Nel 1246, alla morte del duca Federico, l'imperatore gli assegnò i territori dei ducati d'Austria e di Stiria, che erano stati incorporati nell'Impero come feudi vacanti, attribuendogli il titolo di capitaneus et procurator degli stessi. Qui O. si sforzò di formare un partito favorevole agli Svevi, ma incontrò una forte opposizione locale e da parte del papato. Nel 1248 si recò a Verona da Federico II per chiedere, insieme a un gruppo di feudatari fedeli, che fosse scelto un nuovo duca per normalizzare la situazione. L'imperatore invece preferì dividere i due territori, sottoponendo l'Austria al duca Ottone di Baviera e la Stiria al conte Mainardo di Gorizia. Alla morte dello Svevo, O. rientrò nei possedimenti aviti, dove nel frattempo il padre si era schierato a favore di re Corrado contro Guglielmo d'Olanda. Dopo l'elezione imperiale di Rodolfo d'Asburgo (1273), O. rimase nella cerchia di questo sovrano, ma in una posizione di secondo piano. Nel 1283 fu costretto a vendere il castello di Alteberstein al margravio Rodolfo di Baden e si ritirò nel castello di famiglia a Murgtal. Sposò Elisabetta, figlia del conte palatino Corrado di Tubinga, da cui non ebbe figli. Morì tra il 1286 e il 1287.