OUIDA
. Pseudonimo, originato da un tentativo infantile di pronunziare il nome Louisa, di Maria-Louise de la Ramée, scrittrice inglese, nata di padre francese e madre inglese a Bury St Edmunds il 1 gennaio 1839, morta a Viareggio il 25 gennaio 1908. Il suo primo romanzo, Granville de Vigne, apparve a puntate nel New Monthly (1860) e fu ripubblicato in volume nel 1863 col titolo Held in Bondage. Da allora scrisse ininterrottamente romanzi, tra cui Under Two Flags (1867) e Moths (1880), i più vistosi, contribuirono ad assicurarle larghissimo successo popolare e lauti guadagni. Dal 1860 aveva cominciato a fare lunghi soggiorni in Italia e nel 1874 si stabilì con la madre a Firenze, dove condusse vita molto dispendiosa; sicché dopo il 1890, quando il favore pubblico l'abbandonò, si trovò povera. Per aiutarsi collaborò allora anche a riviste, scrivendo articoli, raccolti nei due volumi Views and Opinions (1895) e Critical Studies (1900). Nel 1906 ottenne una pensione di 150 sterline annue.
Con W. Collins, Ch. Reade e altri, O. è tra gli epigoni del Dickens, che tendevano a riuscire innanzi tutto divertenti nel senso popolare. O. bada soprattutto all'intreccio, perciò ebbe così largo pubblico. Quando agli estremi del verismo succedette il pessimismo, anche i libri di O., specie dopo il 1882, presero colori più cupi con rappresentazioni compiaciute del vizio e del cinismo. Rimase tuttavia superficiale: i suoi personaggi sono tutti manierati. Migliori momenti si trovano nelle sue pagine di realismo pittoresco, segnatamente nelle descrizioni di paesaggi e di costumi dei romanzi che hanno per scena l'Italia, e nei ritratti di animali.
Opere: Tra i suoi moltissimi romanzi ricordiamo, oltre a quelli citati: Strathmore (1865); Chandos (1866); Idalia (1867); Tricotrin (1869); Puck (1870); A Dog of Flanders and Other Stories (1872); The Little Wooden Shoes (1874); Stories for Children (1882); Ruffino (1882); The Massarenes (1897), pittura del milionario parvenu nella società londinese.
Bibl.: H. C. Huntington, Memories, personages, people, places, Londra 1911, pp. 190-296, con diario di O. dall'aprile 1850 al maggio 1853; S. M. Ellis, William Harrison Ainsworth and His Friends, voll. 2, Londra 1910.