OULU (in svedese Uleåborg; A. T., 68)
Città capoluogo della più settentrionale e più estesa provincia della Finlandia. Si trova a 65° 1′ lat. N. e 25°30′ 30′′ long. E. sulla costa del Golfo di Botnia, alla sinistra dell'ultima rapida con la quale l'Oulujoki sfocia in mare. Un sobborgo della città si trova nell'isoletta di Pikisaari, quasi al mezzo del fiume stesso. L'abitato viene poi attraversato da un braccio minore, sulle cui sponde si stendono pubblici parchi. Salvo che nel quartiere del centro, le costruzioni sono in prevalenza a un solo piano e in legno. Numerose scuole inferiori, medie e professionali, fra cui un istituto nautico, testimoniano il suo alto sviluppo culturale. L'attività industriale e commerciale è notevole, specialmente per la segheria e preparazione del legname, per le pelli, pelliccerie e cuoi. La città è toccata dalla ferrovia litoranea che sale dai paesi meridionali e prosegue poi per Kemi a congiungersi con quella svedese. Il porto - per quanto bloccato dai ghiacci per qualche mese - esporta legnami, pesce, burro, pelli, pellicce, cuoi e importa coloniali, carboni, ferro, sale, ecc. Oulu è sede di un vescovato e di un capitolo della Chiesa luterana. La popolazione è di 24.186 ab. (1931), raddoppiata nel breve periodo dal 1890 ai nostri giorni.
L'origine della città risale a un centro commerciale del Medioevo, dotato nel 1590 di un castello e dal 1605 fornito di privilegi comunali. Nel 1779 essa fu creata capoluogo della nuova Provincia del NE. Passata alla Russia col rimanente della Finlandia, fu attaccata e danneggiata dagl'Inglesi durante la guerra di Crimea (1854). Nel 1886 venne raggiunta dalla ferrovia finlandese.
La provincia di Oulu. - La più vasta e più settentrionale provincia della Finlandia. Si stende per 179.007 kmq. fra i paralleli 63° 30′ e 70° 5′ 30′′ N., confinando a oriente con la Carelia e la Murmania russe, a occidente per breve tratto col golfo di Botnia, poi con la Svezia e la Norvegia. Comprende la massima parte delle due regioni storiche di Ostrobotnia e di Lapponia (v.). Dal limite meridionale, che segue per buon tratto lo spartiacque del Suomenselkä, verso N. e NE. si stende un paesaggio di transizione fra quello tipico del Ripiano dei Laghi finlandesi (soglia collinosa del Maanselkä, 636 m. s. m.) da una parte e lo sviluppato ventaglio d'incisioni vallive del bacino fluviale del Kemi dall'altra. Più a nord ancora si distinguono quattro tipi di paesaggio: i pianalti della Lapponia, il sistema fluviolacustre dell'Inari (nuovamente del tipo caratteristico finlandese), all'estremo N. il bordo rialzato e le incisioni dei fiordi artici di Petsamo, a NO. il saliente dell'Enontekiö entro il sistema montuoso scandinavo con aspetti del tipo alpino (Haltia, 1324 m. s. m.). Sistemi idrografici principali sono quindi i tre seguenti: fluviolacustre tipo di transizione dell'Oulujoki al sud, fluviale del Kemi al centro, fluviolacustre dell'Inari al nord. Le acque coprono in tutto 9988 kmq.
Il circolo polare attraversa circa a metà la provincia; acque marine bagnano soltanto un suo breve lembo meridionale e quello ancor più ristretto dell'estremo nord: il clima del paese è quindi continentale e notevolmente rigido. Nell'inverno, per il beneficio che le ultime propaggini della Corrente del Golfo portano alla costa artica, le temperature decrescono dal sud e dal nord, dai - 6° e -7° di media, sino a -15° in un'isola stesa dalla Lapponia all'Enontekiö. Nell'estate predomina il fattore latitudine, decrescendo le temperature regolarmente da +14° nel sud a +10° nei fiordi artici. Il congelamento delle acque interne perdura in media dalla fine di ottobre alla metà di aprile. Gelano per parecchi mesi le acque del Golfo di Botnia, ma raramente o affatto quelle della costa artica. Le precipitazioni sono piuttosto scarse, intorno ai 500 mm., e in gran parte in forma di neve.
La terraferma (169.019 kmq.) è ricoperta nella massima parte (97%) da formazioni forestali, con prevalenza di conifere al sud e al centro, di betulle al nord. Del rimanente la metà è occupata da prato e pascolo naturale, da maremme e torbiere, transizione alla tipica tundra nel nord lappone. L'area coltivata è ridotta allo 0,8%, principalmente con orzo, avena, segala, patate e foraggi. L'allevamento ha modesto sviluppo nell'Ostrobotnia; si contano in tutto 230.000 bovini, 200.000 ovini, 35.000 cavalli e 9500 suini. Al centro e nel nord risorsa principale dei Lapponi sono le renne, censite in 59.269 capi (1928). Attiva e proficua è la pesca sia nelle acque interne, sia in quelle marine, tanto nel Baltico, quanto nel Mare Artico.
La popolazione totale è raddoppiata dal 1880 ai nostri giorni, specialmente per lo sviluppo delle industrie forestali e delle comunicazioni. Gli abitanti erano 323.826 nel 1910 e 425.278 nel 1930 (densità media: 2,3 per kmq.). Centri principali sono il capoluogo (v. sopra), Raahe (Brahestad) con 4500 ab., Kemi (3350 ab.), Tornio (Torneå, 2500 ab.), tutti lungo la costa baltica, e Kajaani (Kajana, 6100 ab.) all'interno, sul lago di Oulu.