Out of the Past
(USA 1947, Le catene della colpa o La banda degli implacabili, bianco e nero, 97m); regia: Jacques Tourneur; produzione: Warren Duff, Robert Sparks per RKO; soggetto: dal romanzo Build My Gallows High di Geoffrey Homes [Daniel Mainwaring]; sceneggiatura: Frank Fenton, Geoffrey Homes; fotografia: Nicholas Musuraca; montaggio: Samuel E. Beetley; scenografia: Albert S. D'Agostino, Jack Okey; costumi: Edward Stevenson; musica: Roy Webb.
Jeff è un ex detective privato che, in fuga dal proprio passato, è andato a vivere in un piccolo centro dove lavora a un distributore di benzina. Una mattina riceve la visita di Joe: il gangster Whit Sterling, per il quale aveva lavorato, lo vuole rivedere. Accompagnato nel luogo dell'appuntamento da Ann, l'attuale fidanzata, Jeff le rivela la sua vera identità e inizia a raccontarle del passato, di come ha conosciuto Sterling e di come l'ha tradito. Sterling infatti aveva incaricato Jeff di ritrovare Kathie, la sua amante scappata con quarantamila dollari dopo avergli sparato. Il detective era riuscito a rintracciarla ma se ne era innamorato, fin quando non l'aveva vista uccidere il suo socio (che li ricattava minacciando di portare Sterling da loro) e fuggire abbandonandolo. Ora che il suo passato sembra di nuovo renderlo prigioniero, Jeff si accinge a lasciare la fidanzata e ad affrontarlo definitivamente. Giunto all'appuntamento, Jeff incontra Sterling e Kathie, che nel frattempo è divenuta moglie del gangster. Sterling gli propone un lavoro illegale, che il gangster ritiene possa valere come risarcimento del tradimento precedente, ma Jeff, costretto ad accettare, scopre ben presto che si tratta di una trappola: finirebbe accusato di omicidi che non ha commesso. Grazie a un ragazzo sordomuto che lavora insieme a lui, Jeff riesce a liberarsi dei sicari di Sterling, ma quando si reca di nuovo da lui per un confronto definitivo, scopre che l'uomo è stato ucciso da Kathie, la quale, ancora una volta, ha sfruttato a suo favore l'inganno ordito dal gangster. Jeff riesce a fronteggiare la donna, ma il destino conduce entrambi a una morte improvvisa.
Nonostante la fama di Daniel Mainwaring (autore successivamente del copione del celebre Invasion of the Body Snatchers), che con il nome Geoffrey Homes scrisse il romanzo dal quale è tratta la sceneggiatura di Out of the Past, firmata con lo stesso pseudonimo, e nonostante l'autorevolezza di James Cain (che curò una revisione del copione), la possibilità piuttosto recente di accedere agli archivi della RKO e alle diverse stesure dello script ha rivelato che gran parte della responsabilità dell'elaborata costruzione narrativa e dei dialoghi, per i quali Out of the Past è spesso citato, è di Frank Fenton, che divise la sua carriera tra i mestieri di attore caratterista e di sceneggiatore. Il film è del 1947, un anno che secondo molti studiosi appartiene all'apogeo della parabola, tutto sommato piuttosto breve, del noir. È il periodo in cui si consolida il suo inconfondibile profilo immaginario, come attestano altri titoli contemporanei quali The Locket (Il segreto del medaglione, 1946) di John Brahm, Dark Passage (La fuga) di Delmer Daves, Kiss of Death (Il bacio della morte) di Henry Hathaway, Born To Kill (Perfido inganno) di Robert Wise, Desperate (Morirai a mezzanotte) di Anthony Mann, tutti del 1947. Ma a differenza di questi, Out of the Past articola spazi, personaggi e azioni con una fluidità e una cura barocche che non molto cinema americano dell'epoca poteva vantare, soprattutto nell'ambito della produzione dei b-movies, ben radicati nella strategia produttiva della RKO. Lo schema caratteristico del noir, che spesso contempla un triangolo sentimentale in cui il soggetto maschile più vulnerabile è manipolato a fini criminali da una donna seducente che incarna il male, è intriso in questo film di un senso profondo di desolazione e rammarico che travolge con un determinismo invisibile sia l'avidità che la passione, la violenza e l'inganno. Su tutto incombe il fascino gravitazionale di Robert Mitchum, lanciato nel suo primo ruolo del genere dopo il rifiuto di Humphrey Bogart e di John Garfield, e che impone ovunque, anche di fronte a Kirk Douglas, la sua camminata obliqua e carismatica.
Non è l'unica ragione della fama di Out of the Past. La trasparenza dei tratti fondanti del genere (l'uso cruciale del flashback, il plot incentrato su un innocente preso in trappola, il ruolo decisivo di una dark lady) e la magnificenza del suo stile (la raffinata composizione delle luci di Nicholas Musuraca, la poliedrica ambientazione delle scenografie, dal Messico alla California al Nevada), completano un paradigma espressivo particolarmente amato (quello del noir) e allo stesso tempo lo investono e lo lavorano alle fondamenta. I costumi di Edward Stevenson (specializzato nel noir e nell'abbigliamento femminile) si avvalgono di tocchi quasi gotici (il copricapo che nelle ultime scene indossa Jane Greer, qui alla sua migliore prova), le tecniche di racconto spostano avanti e indietro nel tempo la progressione dell'intreccio imprimendogli un'andatura irreale, la recitazione di Mitchum libera ovunque la sensazione di una reticenza romanzesca. Ma è soprattutto lo sguardo di Jacques Tourneur (che in coppia con Musuraca aveva già mirabilmente sperimentato gli effetti di allusività nel genere fantastico) a caricare di una rassegnazione che scolora nello strazio la tipica vicenda di un detective ai margini della società. Nel 1984, Taylor Hackford ha realizzato un remake (Against All Odds ‒ Due vite in gioco), non all'altezza dell'originale e nel 1989 l'autore di queste righe ha curato per Rai Uno il restauro della copia originale, integrando e sottotitolando alcune sequenze tagliate nella versione italiana dell'epoca.
Interpreti e personaggi: Robert Mitchum (Jeff Bailey), Kirk Douglas (Whit Sterling), Jane Greer (Kathie Moffat), Rhonda Fleming (Meta Carson), Richard Webb (Jim), Dickie Moore (il ragazzo), Steve Brodie (Jack Fisher), Virginia Huston (Ann), Paul Valentine (Joe Stephanos), Ken Niles (Leonard Eels), Frank Wilcox (sceriffo Douglas), Jess Escobar (portiere), Mary Field (Marny), Lee Elson (poliziotto), James Bush (portiere), Theresa Harris (Eunice), Archie Twitchell (Rafferty), Manuel Paris (croupier), Wallace Scott (Petey), Harry Hayden (Canby Miller), Adda Gleason (Mrs. Miller).
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