outlet
<àutlet> s. ingl., usato in it. al masch. – Luogo in cui è possibile acquistare prodotti di qualità medio-alta a prezzi notevolmente ridotti. La ragione principale per cui la merce in vendita è scontata è che questa appartiene a collezioni precedenti oppure ha dei piccoli difetti di produzione per i quali viene scartata dalla partita destinata ai negozi. Per l’azienda produttrice la convenienza di vendere negli o., o di aprirne uno proprio monomarca, risiede nel fatto che gli articoli in vendita sono rimanenze che altrimenti rimarrebbero invendute. Per gli acquirenti invece il vantaggio sta nel poter comprare prodotti firmati scontati fino al 70%, con ulteriori ribassi durante il periodo dei saldi. Negli o. si possono trovare beni di vario genere, sono però noti soprattutto per la vendita di abbigliamento e accessori di marca. In Europa il fenomeno degli o. è relativamente nuovo se confrontato con l’America, dove i primi comparvero tra il 1970 e il 1980. È da considerarsi una novità soprattutto per l’Italia dove il primo o. è stato aperto nel 2000 a Serravalle Scrivia, in provincia in Alessandria. Oggi la parola o. viene affiancata di frequente alla parola anch’essa inglese factory, «fabbrica». Questo legame nasce dal fatto che inizialmente gli o. nascevano in prossimità o all’interno stesso dell’azienda produttiva, ed erano i cosiddetti spacci aziendali. Con il tempo però la clientela ha dato sempre maggiore importanza anche al visual merchandising, ossia alla disposizione e presentazione finale della merce in vendita. Il motivo è che i capi venduti in fabbrica, anche se firmati, danno la sensazione di non avere quel lustro e quel fascino che invece acquisiscono nell’atmosfera curata che si ritrova nei normali negozi. Per questo motivo sono nati i factory outlet villages, spazi di migliaia di metri quadrati che ricordano dei veri e propri paesi, dove sono raggruppati più o. di diversi brand. Sono luoghi lontani dai centri abitati e spesso vicini a uscite autostradali così da facilitarne il raggiungimento. Una caratteristica non trascurabile di questi posti è l’architettura curata nei minimi dettagli che ricorda molto quella di un parco divertimenti. Come in un parco divertimenti infatti anche in un factory outlet village è possibile trovare decine di intrattenimenti e svaghi proprio per rendere lo shopping in quel posto un momento unico. Lo scopo è proprio quello di dare al visitatore la sensazione di trovarsi in un luogo tranquillo e pieno di distrazioni, quasi come fosse in un mondo parallelo. Sono luoghi in continuo aumento soprattutto perché, dall’inizio della crisi finanziaria del 2008, sono diventati insieme alle catene di fast fashion una soluzione d’acquisto valida rispetto ai classici negozi d’abbigliamento, con costi medio-alti, che si trovano nelle città. Sono un beneficio soprattutto per le persone che nonostante il minor potere d’acquisto non vogliono rinunciare all’abbigliamento elegante e firmato. Questo grande successo degli o. va però a discapito dei piccoli commercianti che stanno risentendo pesantemente il confronto in termini economici. Per di più la nuova tendenza di aprire piccoli o. nei centri abitati, soprattutto nelle grandi città, sta danneggiando ulteriormente il commercio locale. I factory outlet villages sono diventati con il tempo dei luoghi turistici, tanto che è normale organizzare gite di gruppo in questi posti, anche se i visitatori non hanno intenzione di fare acquisti. Il fenomeno degli o. è pertanto diventato di carattere sociale: sempre più gente ormai preferisce passare il proprio tempo libero non più passeggiando nei vecchi centri abitati o nei siti storici, ma passando da un negozio all’altro e facendo soste in piazze di finti paesi ricostruiti sul modello dei villaggi delle epoche passate. Un esempio è l’o. di Castel Romano, nel Lazio, che ricorda appunto l’antica Roma. In alcuni factory outlet villages è inoltre possibile sostare per più giorni nelle aree camper attrezzate, così da rendere la visita in questi luoghi un’esperienza completa da vivere appieno e che vada quindi oltre il semplice acquisto.