output gap
loc. s.le m. inv. In economia, differenza tra il prodotto interno effettivo e quello potenziale.
• da Bruxelles è in arrivo un altro verdetto decisivo per i conti italiani. L’Ecofin si appresta a rivedere i criteri di calcolo dell’output gap, cioè la differenza tra il prodotto interno lordo potenziale e quello effettivo, da cui dipende il peso della manovra correttiva per azzerare l’indebitamento strutturale. (Lorenzo Salvia, Corriere della sera, 28 novembre 2014, p. 15) • Il terzo obiettivo era ancor più impegnativo: convincere la Commissione europea a cambiare i criteri con i quali si misura l’ouput gap, cioè la differenza tra crescita reale e crescita potenziale. Un criterio solo apparentemente tecnico ma decisivo per l’Italia, che nei suoi 9 punti di Pil e 25 di produzione industriale persi dal 2008 segna un ouput gap superiore a 5 punti di Pil secondo l’Ocse e [Pier Carlo] Padoan, molto meno invece secondo i criteri della Commissione. (Oscar Giannino, Messaggero, 14 gennaio 2015, p. 1, Prima pagina) • il nostro «output gap» viene «pesantemente sottostimato» dalla Commissione secondo la quale nel 2017 sarebbe di 0,8 punti percentuali per scendere a zero nel 2018. Difficile credere che l’Italia sia così vicina al pieno impiego di capacità produttiva (sia pure falcidiata dalla crisi) quando il tasso di disoccupazione è all’11,6% con prezzi e salari pressoché fermi. Risultano quindi convincenti le analisi tecniche del ministero per le quali l’output gap nel 2017 è al 3% con graduale riduzione negli anni successivi. (Alberto Quadrio Curzio, Sole 24 Ore, 4 febbraio 2017, p. 1, Prima pagina).
- Espressione inglese composta dai s. output ‘produzione, prodotto’ e gap ‘differenza’.
- Già attestato nella Repubblica del 10 maggio 1999, Affari & Finanza, p. 27.