ovvero (o vero)
1. Della disgiunzione o. la grafia ‛ ovvero ' che specifica il rafforzamento fonosintattico, è accettata dagli editori soltanto in Cv I VIII 5 li Aphorismi d'Ipocràs, ovvero li Tegni di Galieno; altrove, le grafie sono ‛ o vero ', ‛ o ver ', di cui la seconda, in poesia, è usata di fronte a consonante, la prima di fronte a vocale. Ricorre una sola volta nella Vita Nuova (XIV 14 lo mio parlare dichiarando sarebbe indarno, o vero [" o almeno "] di soperchio), una nelle Rime (CVI 26 qual maraviglia / voler cadere in servo di signore, / o ver di vita in morte!), una cinquantina di volte nel Convivio, per lo più con una funzione esplicativa, indicando la corrispondenza tra due termini, con un procedimento quasi glossatorio, coerente con le finalità divulgative del Convivio stesso. Cfr. IV IV 5 regolante, o vero reggente; VI 6 l'artefice, o vero operatore di quella (il nome di agente uscente in -tore era, forse, più accessibile al parlante di allora del latinismo ‛ artefice '); VII 11 ragionare, o vero intelligere (cfr. I XII 9 razionale o vero intellettuale); VIII 2 inreverenza, o vero tracotanza; II II 7 Intelligenze, o vero per più usato modo volemo dire Angeli (la funzione di o. è qui esplicitata dal riferimento alla lingua dell'uso); III 7 [cielo] Cristallino, cioè diafano, o vero tutto trasparente, e 8 cielo Empireo, che è a dire cielo di fiamma o vero luminoso; IV 6 Pallade o vero Minerva; V 5 principati santi o vero divini; III II 15 ragionativa, o vero consigliativa; XI 6 Filosofia ... è ... amistanza a sapienza, o vero a sapere (ove o. evidenzia la sfumatura di significato tra l'astratto sapienza, oggettivo, e il sostantivo verbale sapere, ricco di connotazioni processuali); IV XIV 8 gentilezza o ver nobilitade, che per una cosa intendo; XV 8 la credenza pagana, o vero de li Gentili, e XV 17 malizia, o vero difetto di corpo; XVII 8 beato, o vero felice; XXIX 3 progenie, o vero schiatte (§ 10 una schiatta, o vero una progenie); XXVI 7 fortezza, o vero magnanimitate. Cfr. anche i casi di Cv I XI 11, II III 16 e 17, IV 17, III VII 9 e 10, XI 14, IV II 4 e 11, IX 13 (prima occorrenza), X 5, XIII 16, XX 7 e 8, XXIX 3 e 10.
1.1. In alcuni casi o. indica anche contrasto tra due termini o concetti: II VI 4 quand'uomo riceve beneficio, o vero ingiuria; III V 14 esso sole girar lo mondo intorno giù a la terra, o vero al mare; IV Le dolci rime 70 siam tutti gentili o ver villani; XXV 1 in essa comincia l'uomo ad essere grazioso, o vero lo contrario; XVIII 2 virtude, singularmente o ver generalmente presa, e 3 conviene l'una procedere da l'altra, o vero ambe da un terzo (cfr. XVIII 2, due volte, e 6). Si vedano anche Cv II VIII 13, III V 16, IV Le dolci rime 111 (ripreso in XX 1), IX 13 (seconda occorrenza), XV 4 e 8 (2 volte), XXIII 8.
2. Nella Commedia o., che non ha mai funzione esplicativa, ricorre 4 volte in inizio di verso: If XI 78 o ver la mente dove altrove mira?; Pg XXXI 72 Con men di resistenza si dibarba / robusto cerro, o vero al nostral vento / o vero a quel de la terra di Iarba; Pd III 11 Quali per vetri trasparenti e tersi, / o ver per acque nitide e tranquille (gli elementi dei due versi si corrispondono puntualmente); XVI 117 a chi mostra 'l dente / o ver la borsa, com'agnel si placa; ricorre 5 volte dopo cesura, in Pg IV 1 Quando per dilettanze o ver per doglie; XXIX 116 Non che Roma di carro così bello / rallegrasse Affricano, o vero Augusto; XXXI 71, Pd III 11, VII 105 a Dio convenia con le vie sue / riparar l'omo... / dico con l'una, o ver con amendue; Pg XXXI 71, citato.
3. Della decina di occorrenze di o. nel Fiore, 4 sono in due sonetti: CXXVI 2-3 o ver preziosi vini / o ver di be' sacchetti di fiorini; CLXIV 10 a chiesa o vero a ballo o vero a piazza; inoltre cfr. CLXIII 13 o casa o casolari o vero i colti, in cui o. ritorna dopo cesura, come in altri luoghi citati (v. 2.) e, ad es., nel son. LXXXII delle Rime di G. Boccaccio (Dietro al pastor d'Ameto 15 " il candido velo / non la faccia crudel ovvero onesta "). Si vedano ancora i casi di LXIII 1, LXVI 2, XCIII 10, CXXII 6, CXXV 3, CCXXIV 12.