OXFORD
(lat. Oxnaforda, Oxenford, Oxinefordia, Oxonia)
Città dell'Inghilterra meridionale, od. capoluogo dell'Oxfordshire, nelle Midlands sudorientali, situata nella valle superiore del Tamigi tra le alture dei Cotswolds a N e dei Berkshire Downs e Chilterns a S e a E.O. si sviluppò nel tardo periodo sassone a S della terrazza di terreni ghiaiosi, nota come Summertown-Radley, a N della confluenza del fiume Cherwell con il Tamigi. L'accesso al sito, difeso su tre lati, implicò l'uso di guadi connessi ad assi viari territoriali che correvano paralleli a distinti attraversamenti del Tamigi e intersezioni di strade in senso O-E.La prima tradizione di un insediamento è contenuta nella leggenda di s. Frideswide, che avrebbe fondato un monastero agli inizi del sec. 8° sul sito dell'od. cattedrale. Evidenze archeologiche di attività a S di St Aldate Street, principale tracciato nord-sud, e un tratto di strada pavimentata a Folly Bridge, il medievale Grandpont, riferiti al tardo sec. 8°, ne consentono l'identificazione con il maggiore guado del Tamigi e forse con l'originario oxen-ford ('guado dei buoi'), realizzato in un periodo di espansione della Mercia durante il regno di Offa (757-796; Hassall, 1972; Durham, 1977; 1984).Mancano dati documentari sulla formazione della città - citata nel 911, quando Edoardo il Vecchio (899-925) ne assunse il controllo, e inclusa nel Burghal Hidage (inizi del sec. 10°; A History of the County of Oxford, 1979, p. 7), importante fonte per il sistema difensivo sassone -, ma ci sono chiari indizi di un intervento reale nella sua fondazione tra la fine del 9° e gli inizi del 10° secolo. L'integrazione di O. nel sistema difensivo dei burhs, contro i Danesi, e l'organizzazione regolare del tracciato a reticolo di strade parallele ai principali assi ortogonali - con incrocio a Carfax, e collegati a quattro porte -, che richiama gli schemi di formazione di città pianificate da Alfredo re del Wessex (871-899), rendono plausibile l'ipotesi di una progettazione urbanistica. La fortificazione tardosassone, coincidente a N con le mura successive, doveva correre sul lato orientale a E di Schools Street e Oriel Street; la recente scoperta dello sviluppo contestuale di Church Street (tracciato est-ovest) e delle difese originarie ha suggerito un'estensione del limite ovest sulla linea del più tardo fossato del castello (Durham, Halpin, Palmer, 1983; Hassall, Halpin, Mellor, 1989). Incerto e controverso, in relazione al sito del monastero di St Frideswide, è l'andamento delle difese a S (Blair, 1988; Sturdy, 1988).Con l'unificazione del territorio, sotto Edoardo il Vecchio e i suoi successori, O. mantenne una posizione politica e commerciale di rilievo, tra Mercia e Wessex; agli inizi del sec. 11° la città era in forte crescita.I primi riferimenti alla comunità di St Frideswide sono contenuti in un privilegio del 1004 - con il quale Etelredo II (978-1016) confermava beni al monastero "in urbe situm que Oxenford appelatur ubi beatissime Frid' requiescit" (Cartulary of the Monastery of St Frideswide at Oxford, I, 2; Blair, 1988, p. 226) per riparazioni dopo l'incendio dei Danesi del 1002 - e in una lista di santi che attesta la sepoltura di s. Frideswide a Oxnaforda (inizi del sec. 11°; Blair, 1988, p. 226). Annesso per breve tempo all'abbazia di Abingdon, il monastero fu probabilmente rifondato come casa di Canonici nel 1049 da Edoardo il Confessore (1042-1066).Tra le prime chiese di cui si ha notizia, alcune servivano curie urbane di grandi proprietari terrieri: St Ebbe, inclusa in una curia concessa all'abbazia di Eynsham nel 1005 ca.; St Martin a Carfax, una chiesa privata parte di una haga ('curia') concessa all'abbazia di Abingdon nel 1032 (demolita nel 1820, ne resta la torre ovest, del sec. 13°); St Mary the Virgin presso Eastgate, che aveva fatto parte dei beni di Aubrey, conte di Northumbria, citata nel 1086; forse St Peter-le-Bailey, distrutta nel 1726. Si ipotizza lo status monasteriale per due chiese ricordate nel 1086, St Peter-in-the-East, dove scavi hanno rivelato, sotto una chiesa in pietra del sec. 11°, l'edificio primitivo di pietra e legno del sec. 10° (Sturdy, 1972), e St Michael-at-the-Northgate, inclusa nelle difese nord: dell'edificio del sec. 11°, ampliato nel 13°, rimane la torre ovest, quadrata, in pietrame con conci angolari e due ordini di aperture a bifora. Apparteneva probabilmente in origine al monastero di St Frideswide la chiesa di St Aldate, citata nel secondo quarto del sec. 12° come "monasterium quoddam Sancti Aldadi episcopi" (Chronicon Monasterii de Abingdon; Blair, 1988, p. 233), la cui dedicazione, una forma corrotta di old gate, sembra indicare una fondazione più antica (A History of the County of Oxford, 1979, pp. 8, 373). Sono forse anteriori alla conquista normanna del 1066 anche St Mildred, St Edward-the-Martyr - soppresse per le fondazioni del Lincoln College nel 1427 e del Canterbury College nel 1363 -, St Mary Magdalen, fuori della porta nord, e St George-in-the-Castle (Cooper, 1976).La città, estesa ben oltre la cinta fortificata nel 1066, era in declino verso il 1086, quando gran parte di essa fu descritta come waste nel Domesday Book, il catasto del regno normanno (A History of the County of Oxford, 1979, p. 10). Nonostante la guerra civile, gli inizi del sec. 12° segnarono una decisa ripresa dell'attività costruttiva e la mutata situazione politica e militare del regno di Stefano (1135-1154), con il parallelo incremento del commercio, determinò la progressiva crescita della città. Allo stesso periodo va riferito il graduale sviluppo dell'università, diretta da un magister scholarum - poi da un chancellor -, che si rivelò il fattore emergente di espansione economica nel sec. 13°, con importanti riflessi sull'assetto urbano.Una consistente trasformazione del tessuto edilizio era stata operata a O con la costruzione del castello, nel 1071, da parte dello sceriffo Robert d'Oilly. Il castello adottò forse da principio la tipologia a terrapieno e sottostante recinto, usufruendo per le sue difese anche del fiume e di un fossato, ma non si esclude un suo primo sviluppo come castello-recinto - di poco anteriore alla costruzione dell'imponente motta - che avrebbe utilizzato come mastio la torre di St George. Nel 1173-1174 fu dotato di un recinto di pietra e torrette e nel 1215-1216 di un barbacane (Hassall, 1976). Con il crollo della Great Tower nel 1239, una nuova torre fu edificata nel 1253, forse il decagonale shell keep ('ridotto'), visibile nella pianta di Ralph Agas del 1578. Nell'area sopravvivono la motta originaria con l'esagonale Well Chamber ('ufficio delle gabelle'), degli inizi del sec. 13°, la base della Round Tower, nel limite sud del recinto, e la cripta e la torre di St George, entrambe del primo periodo normanno: la torre, quadrata e rastremata, in pietrame, con una torretta scalare a S-E e un ampio arco che probabilmente si apriva sulla navata, non è allineata con la cripta, dotata di crociere su pilastri cilindrici e pesanti capitelli cubici e forse pertinente a un'altra fase (Cooper, 1976).L'interesse regio per la città si era espresso con la costruzione da parte di Enrico I (1100-1135) di un palazzo fuori Northgate, oggi scomparso, King's Houses (poi Beaumont Palace), ceduto da Edoardo II ai Carmelitani nel 1318. Si ha notizia di un solo edificio pubblico, la Guild Hall - forse davanti a St Martin prima che una nuova hall fosse stabilita presso Carfax -, a fronte delle numerose chiese fondate in questo periodo: All Saints, trasformata da un edificio secolare tra i secc. 11° e 12°, St Michael-at-the-Southgate, citata nel 1122, St John the Baptist, esistente nel 1203, e St Giles, sorta nel 1130 ca. alla convergenza delle strade da Woodstock e Banbury. Scomparse St Michael e St John per fare spazio al Cardinal College e al Merton College e del tutto ricostruita All Saints, di St Giles resta la torre ovest, della fine del 12° e completata nel 13° secolo. Di una torre fu dotata anche St Ebbe, che conserva il portale occidentale del 1140 ca.-1170 ca., con motivi a beakhead e a zig-zag. Un'analoga decorazione ricorre nella sontuosa porta sud di St Peter-in-the-East, oggi biblioteca della St Edmund Hall, chiesa che della fase normanna conserva parti del coro, della navata meridionale e la cripta, dotata a O di una confessio con scale di accesso alla navata.Nei pressi della città furono fondati, nel 1129, l'abbazia agostiniana di Oseney, in un'isola del Tamigi, e nel 1133 il monastero di Godstow. L'episodio architettonico più rilevante fu tuttavia la ricostruzione di St Frideswide - dal sec. 16° cattedrale (Christ Church) e cappella di college -, alterata nella volta del presbiterio e nel corpo ovest, in parte demolito per la costruzione del Cardinal College (1524-1525). Prioria agostiniana nel 1120 ca., la chiesa romanica mostra anomalie che indicano condizionamenti imposti da un primo edificio (Blair, 1988; Halsey, 1988; Sturdy, 1988). Gli studiosi sostanzialmente concordano nel riferire al priorato di Robert di Cricklade sia il chiostro, il cui lato est fu probabilmente sistemato nel 1140-1150 ca. con la Chapter House e il passaggio sotto il transetto sud, sia il coro rettilineo con navate, iniziato nel 1165-1170 ca. e ultimato per la traslazione delle reliquie della santa nel 1180; di poco posteriori sono l'incrocio e i transetti, del 1180 ca., e il completamento della navata, del 1190 circa. La sequenza costruttiva sembra confermata dallo sviluppo interno della scultura dei capitelli, che si mostra di migliore qualità nel coro (Halsey, 1988). Incerta è la cronologia dei lati sud e ovest del chiostro e problematica è la prima sistemazione delle cappelle nordorientali. Una cappella destinata ad accogliere la tomba, la 'pre-Latin Chapel' (Blair, 1988; Halsey, 1988; Sturdy, 1988), fu modificata con la creazione delle navate del transetto, estesa a E nel 1230 ca. e collegata al coro a formare l'od. Lady Chapel. A N di questa, nel 1330-1340 ca. una nuova estensione a E venne a costituire l'od. Latin Chapel, raro esempio di architettura decorated di data certa nella regione (Morris, 1988). La chiesa, che adotta nell'elevazione l'ordine gigante, con un sistema di ampie arcate, pilastri cilindrici, triforio e cleristorio, costituisce una testimonianza significativa dello stile di transizione tra Romanico e Gotico (Early English). Discende da modelli normanni la guglia della torre centrale, uno dei primi esempi in pietra in Inghilterra, della fine del 12°-inizi del 13° secolo. Si ritiene prodotta da una bottega attiva a O. nel 1140-1170 ca. la porta della Chapter House, con due ordini di motivi a zig-zag, colonne e capitelli cubici a fogliami (Halsey, 1988). L'interno, del sec. 13°, include pitture con medaglioni figurati - evidente richiamo ai coevi manoscritti - e rilievi a motivi dogtooth e stiff-leaf. Sono del sec. 14° alcune vetrate figurate della Latin Chapel e resti di affreschi con angeli turiferari nella Lady Chapel.Il nuovo impulso dell'università, che determinò il più tardo riconoscimento di O. come studium generale, è in stretta relazione con l'arrivo dei Domenicani nel 1221, che si insediarono a S-O della città e poi fuori Littlegate, dei Francescani nel 1224, attestati più a O, e di altri Ordini religiosi, tra cui gli Agostiniani nel 1252, stabiliti nel 1268 sul sito del più tardo Wadham College, i Carmelitani nel 1256 e i Trinitari nel 1286. Recenti scavi hanno rivelato le eccezionali dimensioni del complesso dei Domenicani sul sito acquisito nel 1237 (Lambrick, Woods, 1976) e restituito la pianta della chiesa dei Francescani, demolita con gran parte del complesso (sec. 16°), nel suo graduale sviluppo da una cappella rettangolare a ridosso delle mura alla forma a T, con ampio transetto con dieci cappelle; chiostro, edifici conventuali e scuole si estendevano fino al corso Trill mill (1350 ca.; Hassall, Halpin, Mellor, 1989). Nel 1231 Enrico III rifondò l'ospedale di St John, del sec. 12°, fuori Eastgate, su di un argine artificiale del Cherwell, di cui restano strutture pertinenti alla cappella e alla parte est dell'infermeria, individuata nelle antiche cucine del Magdalen College (Durham, 1991).Parti dell'antica fortificazione, già estesa a O e a E, furono rimpiazzate tra il 1226 e il 1240 da mura in pietra - dotate di torrette semicircolari nel 1233 e 1257 -, estesi tratti delle quali si sono conservati a N, a E - parte nel New College - e a S. Un secondo muro esterno alla cinta, forse del tardo sec. 13° e presto scomparso, collegava Smithgate a Eastgate (Palmer, 1976).Nel 1279 la città era ai limiti della sua espansione medievale, con estese aree edificate a N e a O, quartieri commerciali e spazi di mercato. Le chiese parrocchiali furono ampliate tra la fine del 13° e gli inizi del 14° secolo. St Mary the Virgin, da tempi precoci chiesa dell'università, fu ricostruita e dotata di una torre e di una possente guglia (1315-1320 ca.) con motivi a ballflower; del principio del sec. 14° sono la Congregation House e la Adam de Brome's Chapel.Sono connessi allo sviluppo dell'università le halls accademiche, situate presso St Mary, e i colleges. Tra le prime fondazioni - University College (1249-1280), Merton College (1262-1264), Balliol College (1266 ca.-1282) - soltanto il Merton College conserva parti originarie. Del sec. 13° sono le strutture di una probabile hall, inglobate nel lato nord-est dell'od. front quadrangle, e il coro della cappella, iniziato nel 1290; a fasi successive, del sec. 14°, appartengono l'incrocio e il transetto sud, il mob quadrangle - il primo di O. - e la sacrestia. La cappella, progettata forse con una o più navate, fu realizzata con l'innesto di incrocio e transetti al profondo coro, fissando la tipologia adottata in seguito dalle cappelle di colleges. Le finestre del coro costituiscono un programma unitario di vetrate, che culmina nella finestra est, con pannelli figurati tra luci a tracery e raggiera. Fu tuttavia la razionale organizzazione degli edifici inaugurata da William de Wykeham nel New College - l'ultimo dei colleges del sec. 14° (Exeter, 1314-1316; Oriel, 1329; Queen's, 1341; Canterbury, 1363), fondato nel 1379 e quasi ultimato nel 1386 - ad assumere carattere monumentale e a diventare modello per i colleges successivi (cappella e hall a N del quadrangle; chiostro e torre a O della cappella; gate-tower e, lungo gli altri lati, biblioteca, tesoro e ambienti residenziali); è un notevole edificio in perpendicular style la cappella a T, con tracery e stalli che conservano le originarie misericordie, dotata di anticappella a O, con vetrate del 14° secolo.Tra i pochi edifici civili conservati, il New Inn, del 1386 ca., rappresenta un esempio significativo di albergo del tipo c.d. a corte (Munby, 1992).La Bodl. Lib., costituita dal duca Humfrey di Gloucester (1391-1447) e rifondata da Thomas Bodley nel 1602, conserva una ricchissima collezione di codici miniati, il cui nucleo principale illustra l'apporto inglese allo sviluppo dell'arte del disegno. Appartengono al lascito di Francis Douce, del 1834, due dei più raffinati manoscritti raccolti: l'Apocalisse (Douce 180), anteriore forse al 1272, e il Salterio Ormesby (Douce 366), del 1300 circa. Una Bibbia (Laud. Lat. 13) è stata prodotta da uno dei pochi artisti di cui sia noto il nome, William de Brailes, attivo a O. tra il 1230 e il 1260.L'Ashmolean Mus. of Art and Archaeology, formatosi dopo il 1677 intorno alla collezione di Elias Ashmole, ospita del periodo medievale soprattutto materiale di scavo. Tra gli oggetti più significativi: il c.d. gioiello di Alfredo (inv. nr. 1836.371), del tardo sec. 9°; la spada di Abingdon (inv. nr. 1890.14), della fine del 9°-inizi sec. 10°, e il Brasenose disc (inv. nr. 1887.3072), del 10° o 11° secolo.
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