OZOBROMIA
. Procedimento che permette di trasformare una comune stampa alla gelatina-bromuro d' argento in un' immagine al carbone, indipendentemente dall'azione della luce, ma solo per mezzo di reazioni chimiche ottenute mediante appositi bagni. Inventore del processo è l'inglese Manly; successivamente R. Namias ne stabilì la teoria e ne perfezionò le ricette per la più pratica applicazione.
Il procedimento è il seguente: se sopra un foglio di carta al carbone, previamente immerso in una soluzione di bicromato, bromuro e ferricianuro di potassio, si applica una stampa alla gelatina-bromuro d'argento, lasciandovela a contatto per un certo tempo, la gelatina della carta carbone perde la sua solubilità in acqua calda, corrispondentemente all'immagine e proporzionatamente alla sua intensità. Le reazioni chimiche che avvengono sono le seguenti (Namias): il ferricianuro di potassio agisce sull'argento dell'immagine, e, per la presenza del bromuro, si formano bromuro di argento e ferrocianuro di potassio:
il quale agisce sul bicromato, riducendolo e dando ancora ferricianuro:
La riduzione del bicromato ha per effetto l'insolubilizzazione della gelatina.