P
- Quattordicesima lettera dell'alfabeto italiano e quindicesima di quello latino; nell'alfabeto greco occupa il sedicesimo posto. Come lettera fenicia, aveva la forma di un uncino con l'asta minore a sinistra; nelle iscrizioni arcaiche greche di Melo, Tera e Creta la lettera è rivoltata a destra mentre il tratto minore dell'uncino assume una forma semicircolare e si avvicina alla gamba più lunga; in seguito però tutta la parte superiore prese un aspetto rettilineo ed ebbe la forma ???. La forma greca con le due gambe di pari lunghezza è piuttosto rara. Nell'alfabeto latino si torna alla forma arcaica greca, che era stata modificata per evitare la confusione con la ρ, e solo nel periodo imperiale il semicerchio superiore si salda interamente alla gamba, assumendo definitivamente la forma conservata nei nostri caratteri di stampa.
Paleograficamente, si può dire che la p non ha storia; la sua forma si è tramandata dai tempi più antichi senza notevoli mutamenti.
In quanto al suono, essa rappresenta l'esplosiva sorda bilabiale, e non presenta varietà notevoli nelle varie lingue. In inglese, quando è finale di parola, e nella pronunzia tedesca del nord, essa è seguita da una leggiera aspirazione, sicché la rappresentazione più esatta in tal caso sarebbe ph: suono simile a quello che possedeva il greco antico e che era rappresentato con la lettera ϕ (che si crede generalmente una variante del qoppa ???. Anche nei dialetti toscani si nota una pronunzia simile.
Chimica. - La lettera P è il simbolo dell'elemento fosforo.
Filosofia. - Nelle formule simboliche della logica formale, la lettera P designa il predicato dei giudizî, e il termine maggiore dei sillogismi (dove questo termine è infatti predicato della conclusione). Nei versi mnemonici usati per designare i modi delle tre ultime figure sillogistiche, la stessa lettera indica che il modo corrispondente alla parola in cui essa compare si riduce al primo modo della prima figura solo mediante una conversio per accidens (cfr. conversione; sillogistica).