PACA (dal quechúa paco "rossiccio";. lat. scient. Coelogenys Cuvier, 1807; Illiger, 1811; sin. Agouti Lacépède, 1799; fr. e sp. paca; ted. Paka; ingl. spotted cavy)
Unico genere della famiglia Coelogenidae Burmeister, 1854, di Roditori (v.) istriciformi che comprende animali dall'aspetto generale alquanto somigliante agli Aguti (v.), ma assai più grandi, lunghi circa 60 cm., alti 35 cm. alla spalla e di forme assai meno svelte. La testa è lunga e pesante, il rinario largo, gli occhi grandi, neri e luccicanti in rosso rame nell'oscurità, l'orecchio piccolo e scarsamente peloso. L'arcata zigomatica è straordinariamente sviluppata in superficie per la formazione di una grande lamina ossea inferiore, che, rivestita dell'integumento comune tanto sulla propria superficie esterna quanto sull'interna, determina su ciascun lato della faccia la formazione d'un'ampia borsa della guancia, la quale comunica con l'esterno per una sottile fessura inferiore. Oltre a questa borsa esterna ne esiste una interna, la quale viene a occupare, quando è colma di cibo, parte del lume della cavità della borsa esterna. Gli arti del Paca sono robusti, gli anteriori sensibilmente più corti e muniti di 4 dita bene sviluppate e di pollice rudimentale, mentre i posteriori hanno 5 dita, fra le quali predominano le tre centrali. La coda è rudimentale. Il rivestimento peloso è piuttosto ruvido e macchiettato di bianco in serie longitudinali.
Di abitudini prettamente notturne e d'intelligenza ottusa, il Paca predilige le contrade solitarie al margine dei boschi in riva a fiumi e stagni. È un forte mangiatore di sostanze vegetali, fra le quali preferisce le canne da zucchero, i meloni e il granoturco. Benché d'indole generalmente pigra è eccitabilissimo e capace di movimenti fulminei, durante i quali abbaia ripetutamente con voce acuta e squillante. Se ne conoscono 9 specie e sottospecie (1932) nel Messico, America Centrale, America Meridionale dal Venezuela al Paraguay.