PACHIMENINGITE (dal gr. παχύς "spesso" e μήνιγξ e "meninge")
Termine generale indicante un processo infiammatorio a carico della dura meninge. Essenzialmente due sono le malattie che possono primitivamente causare il detto processo.
La pachimeningite emorragica (frequente negli alcoolisti) consiste nella formazione di false membrane irrorate da vasi sanguigni neoformati. Questi si rompono e si forma così un versamento sanguigno al disotto della dura meninge (il cosiddetto ematoma della dura madre). Clinicamente si osserva mal di capo violento, talvolta convulsioni, in seguito comparsa brusca oppure progressiva di fenomeni paretici o paralitici, a seconda che la rottura dei vasi è avvenuta bruscamente o gradatamente, comprimendo la zona motrice del cervello. Quindi si rilevano: grave ottundimento mentale, sonnolenza, papilla da stasi. La durata della malattia può essere anche di parecchie settimane: l'esito è per lo più infausto.
Nella pachimeningite cervicale ipertrofica (di J.- M. Charcot) si ha un'infiammazione cronica delle meningi spinali, specie della dura madre, per cui queste membrane si ispessiscono notevolmente. Ciò si verifica per lo più in corrispondenza della porzione inferiore del midollo cervicale. Clinicamente si verificano prima dolori a tipo nevralgico alla nuca e agli arti superiori, in seguito, e in misura quasi eguale nei due lati, paralisi e atrofia a carico dei muscoli piccoli delle mani e dei flessori della mano sull'avambraccio; finalmente compaiono fenomeni paralitici più o meno gravi a carico degli arti inferiori, accompagnati da perdita di urine o di feci e da alterazioni della sensibilità. Il decorso è lungo, l'esito quasi sempre infausto.
La dura madre può inoltre infiammarsi quando il processo flogistico le viene trasmesso dall'osso a cui aderisce: ciò si verifica con una certa frequenza nella sifilide.