Pseudonimo dello scrittore spagnolo naturalizzato messicano Francisco Ignacio Taibo Mahojo (n. Gijón, Spagna, 1949), naturalizzato messicano. Trasferitosi a Città di Messico si è dedicato all'insegnamento universitario, al giornalismo e all'attività politica. Ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali per la sua produzione di romanzi polizieschi, storici e d'avventura, tra i quali La lejanía del tesoro (1992; trad. it 1996) e Ernesto Guevara también conocido como El Che (1998; trad. it. Senza perdere la tenerezza, 2000).
Dopo il trasferimento della famiglia in Messico (1958) si è dedicato al giornalismo, seguendo le orme del padre. Oltre ad essere tra i fondatori dell'AIEP (Asociación Internacional de Escritores Policiacos), T. è direttore del festival internazionale Semana Negra, kermesse di letteratura, cinema, fumetto e fotografia noir, che si tiene ogni anno a Gijón.
Il suo romanzo d'esordio è stato Nacimiento de la memoria (1971), seguito da Días de combate (1976; trad. it. 1998); Cosa fácil (1977; trad. it. Il fantasma di Zapata, 1998); Héroes convocados: manual para la toma del poder (1982; trad. it. La banda dei Quattro, 2000) e De paso (1986; trad. it. Rivoluzionario di passaggio, 1996). T. ha conquistato tre volte il premio internazionale Dashiell Hammett per il miglior romanzo poliziesco in lingua castigliana con La vida misma (1987), El caso Molinet (1991) e La bicicleta de Leonardo (1994; trad. it. 1998). Tra gli altri riconoscimenti: il premio internazionale Planeta-Joaquín Mortiz per il romanzo La lejanía del tesoro e il premio Bancarella per Ernesto Guevara también conocido como El Che. Vanno ricordati anche i suoi lavori di ricerca storica: Historia General de Asturias (voll. 7-8, 1978-79); Asturias 1934 (1980); El primer primero de mayo en México (1981); La huelga del verano de 1920 en Monterrey (1981); Desvanecidos difuntos (1991; trad. it. '68. Città del Messico: dalle lotte studentesche al massacro di Tlatelolco, 2021); Sombra de la sombra (1998; trad. it. 2017); Pancho Villa. Una biografía narrativa (2006; trad. it. 2007) e Un hombre guapo (2008; trad. it. 2010), dedicato al guerrigliero cubano Toni Guiteras; El Álamo: una historia no apta para Hollywood (2011; trad. it. Alamo, 2012). Nel 2007 ha curato in Messico la pubblicazione de El cuaderno verde del Che (trad. it. 2008), volume che raccoglie le poesie di diversi autori (tra cui C. Vallejo, P. Neruda, N. Guillén e L. Felipe) contenute nel celebre "taccuino verde" che Ernesto Guevara aveva con sé al momento della cattura in Bolivia, avvenuta nell'ottobre del 1967. Tra le sue opere più recenti occorre segnalare i romanzi El olor de las magnolias (2018; trad. it. Redenzione, 2018), Sabemos cómo vamos a morir (2020) e La Libertad. Trece historias para la historia (2022).