PACORO
. Portarono questo nome un principe e un re di Persia della dinastia partica.
Il principe Pacoro fu figlio di Orode I, e partecipò attivamente alle guerre susseguenti alla battaglia di Carre, in cui l'impero partico cercò approfittare della divisione creata dalle guerre civili in Roma per assicurare e ampliare la propria sfera d'azione. La fase più nota della sua attività è quella finale, allorché nel 40 a. C., Labieno, fuggiasco e superstite delle forze repubblicane dopo Filippi, riuscì a ottenere da Orode la collaborazione partica nella guerra contro i triumviri. Un forte esercito al comando di Pacoro invase quindi la Siria, la Fenicia e la Palestina, dove saccheggiò Gerusalemme, mentre Labieno operava contro le forze romane in Asia Minore. Ma la vittoriosa controffensiva di C. Ventidio Basso condusse alla successiva disfatta e morte di Labieno e di Pacoro stesso, caduto a Gindaro, nella Siria settentrionale (9 giugno 38 a. C.).
Il re Pacoro (sulle monete Arsace Pacoro) regnò entro un perioda che va dal 78 al 95 d. C., e morì verso il 105. Ampliò Ctesifonte, e cedette l'Osroene al re Abgar VII.