padanizzazione
s. f. Progressiva diffusione del modello padano.
• Ma le diverse visioni restano e pare volersi inserire, da ex alleato, negli equilibri del centro-destra anche Pier Ferdinando Casini, legato a una sorta di patto di consultazione con [Gianfranco] Fini e [Giuseppe] Pisanu. Che ora dice: «L’appalto del Nord, la “padanizzazione” del Nord Italia è un fatto negativo che va fermato». (Angelo Picariello, Avvenire, 18 marzo 2010, p. 10, Oggi Italia) • Non parlategli però, a [Massimiliano] Fedriga, di padanizzazione della città. «Semmai di triestinizzazione, vista la connotazione fortemente autonomista che ha il partito da queste parti», mette le mani avanti il segretario provinciale. (Piero Rauber, Piccolo, 5 aprile 2011, p. 23) • Mentre il restauro della Cappella Sistina provocò mille polemiche, la criminale «padanizzazione» dell’Urbe con fari anti-nebbia fu perpetrata nell’assoluta indifferenza. Ecco perché lo scandalo di oggi mi sembra irrisorio rispetto allo scempio che avvenne quando Roma fu immersa in un giallo psichedelico da night-club. (Valerio Magrelli, Repubblica, 9 marzo 2017, Roma, p. II).
- Derivato dal nome proprio Padania con l’aggiunta del suffisso -izzazione.
- Già attestato nella Repubblica del 21 aprile 1987, p. 48, Economia (Pantaleone Sergi).