Paese
Territorio compreso in determinati confini, regolato da una medesima legge e ordinato in un organismo politico completo. I P. si classificano osservando le loro caratteristiche e raggruppando quelli tra loro simili.
La Banca Mondiale (➔) divide i P. in 4 fasce (a dati medi 2007-11) di reddito annuo pro capite: a basso reddito, sotto i 1005 dollari, come l’Afghanistan, il Ciad, la Cambogia; a reddito medio-basso, tra i 1006 e i 3975 dollari, come l’Albania, la Bolivia, la Moldavia, la Siria; a reddito medio-alto, tra i 3976 e i 12.275 dollari, come il Sudafrica, il Perù, il Gabon e il Botswana; ad alto reddito, superiore a 12.276 dollari, come Cipro, Israele, la Corea e Malta. A quest’ultima fascia appartengono anche i Paesi OCSE (➔) ad alto reddito, come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Una distinzione rilevante è quella tra P. avanzati, o sviluppati, o industrializzati, e Paesi in via di sviluppo o emergenti. Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (➔ UNDP), raggruppa i P. in base a un indice di sviluppo umano, lo HDI, suggerito da A. Sen (➔), che comprende fattori come l’educazione, l’aspettativa di vita e la salute, oltre al reddito pro capite. Le Nazioni Unite stilano anche un elenco di P. a sviluppo minimo (LDCs) che hanno, oltre a reddito basso, carenze di capitale umano (bassa nutrizione, salute, alfabetizzazione) e vulnerabilità economica (instabilità nella produzione agricola, elevata specializzazione delle esportazioni, incidenza delle calamità naturali). Queste classificazioni vengono, a loro volta, utilizzate per identificare i destinatari degli aiuti allo sviluppo: per es., i P. ammessi dall’OCSE a ricevere dalla Banca Mondiale l’Official Development Assistance (ODA) appartengono agli LDCs e alle due fasce più basse di reddito pro capite.
Nel tempo, sono sorte nuove classificazioni. Queste possono sottolineare caratteristiche emerse a causa dall’andamento recente delle economie. Per es., Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna (➔ PIIGS) sono P. industrializzati, accomunati dalla crisi del debito sovrano (➔). I P. di nuova industrializzazione (➔ NIC) condividono lo spostamento da una economia agricola a una industriale, alti tassi di crescita, un aumento degli scambi con l’estero, forti investimenti esteri di capitali e maggiori libertà. Le nuove classificazioni possono altresì sottolineare criteri innovativi, volti a cogliere le potenzialità extra-economiche di un Paese. L’organizzazione ecologista Redefining Progress ordina i P. in base a un indicatore di sostenibilità dello sviluppo, l’impronta ecologica. Nel 2005, i P. con i maggiori deficit ecologici erano gli Emirati Arabi Uniti, il Kuwait, gli Stati Uniti, il Belgio, il Lussemburgo e i Paesi Bassi. Il World Happiness Report del 2012, commissionato dalle Nazioni Unite, ha cercato di cogliere la soddisfazione dei cittadini. Nel determinare la felicità (➔) rileva, accanto alla ricchezza, la libertà politica, le connessioni sociali forti, l’assenza di corruzione (➔ anche PIL/FIL). I P. più felici risultano quelli del Nord Europa, mentre i meno felici appartengono all’Africa subsahariana. Alcuni studiosi suddividono i P. tra quelli di common law (➔), le cui legislazioni derivano dalla tradizione anglosassone, e quelli di civil law, di origine romanistica. I primi offrirebbero maggiore protezione agli azionisti e questa si accompagnerebbe al tipo di governance (➔) delle imprese che ne influenza la crescita.
Un altro tipo di classificazione, rivolto a investitori istituzionali e individuali, ordina i P. a seconda delle caratteristiche dei loro mercati finanziari. Questo è il caso dei criteri geografici e settoriali alla base degli indici azionari ideati dalla società Morgan Stanley Capital International (MSCI; ➔ Morgan Stanley). La banca d’affari Goldman Sachs (➔) classifica i P. in base alle prospettive dei loro mercati azionari, valutate secondo il criterio della capitalizzazione, del PIL, della crescita degli utili societari e della volatilità dei rendimenti. Il termine MIKT, tra gli ultimi coniati, identifica il Messico, l’Indonesia, la Repubblica di Corea e la Turchia come P. che si posizionano tra i BRIC (➔) e i P. avanzati. La società FTSE identifica i mercati azionari ‘di frontiera’ tra quelli emergenti dotati di autorità di controllo, libera circolazione dei capitali e requisiti minimi di flottante, trasparenza e qualità della contrattazione.