paese
Il sostantivo, che in prosa ricorre soltanto due volte, è sempre nel senso proprio di " territorio ", più o meno esteso, identificabile o genericamente indicato; in riferimento non materiale in Pd VII 130, dove con paese sincero D. indica " li cieli che sono di pura materia, e però dice sincero; cioè puro... senza carie, che viene a dire corruzione " (Buti).
Nella maggior parte dei casi il termine è in un contesto che ne permette l'identificazione: il bel paese dove 'l sì suona è l'Italia (If XXXIII 80); quel paese / che siede tra Romagna e quel di Carlo è la Marca anconitana (Pg V 68), e quello ch'Adice e Po riga (XVI 115) il territorio che allora si chiamava Lombardia (cui si riferisce pure l'occorrenza di Pd IX 60). Non meno identificabili i paesi di Pg VIII 121, quelli di cui Corrado Malaspina ha chiesto notizie (se novella vera / di Val di Magra o di parte vicina / sai..., vv. 115-117): una situazione analoga si ha nel canto VI, dov'è detto che Sordello di nostro paese [dell'Italia, dunque]... / ci 'nchiese (v. 70). Si aggiunga Rime CVI 149 Canzone, presso di qui è una donna / ch'è del nostro paese, " della nostra medesima terra " (Barbi-Pernicone).
In due casi è indicato il nome proprio della regione: cfr. If XIV 94 In mezzo mar siede un paese guasto / ... che s'appella Creta, e Fiore XLVIII 13 Allor foss'egli stato in Normandia, nel su' paese. Si aggiunga Rime C 28, dove il termine è praticamente pleonastico: Fuggito è ogne augel che 'l caldo segue / del paese d'Europa, " dall'Europa ".
P. può indicare anche un territorio più ristretto, una città: così in Rime L 5 'l disio amoroso... mi tira / ver lo dolce paese c'ho lasciato, Firenze. Altrove il riferimento è meno chiaro, non potendosi stabilire se si tratta di una città o di una regione: convenne che [la donna] si partisse de la sopradetta cittade e andasse in paese molto lontano, Vn VII 1; e cfr. anche XL 3.
In alcuni luogi il termine ha valore più generico e indeterminato: ell'ha forse vernata / ove si fa 'l cristallo in quel paese (Rime LXXIII 4), " nei freddi paesi del settentrione " dove era opinione comunemente accolta che " di neve o ghiaccio si formasse il cristallo " (Barbi-Maggini); Tu sì sa' ben ch'i' son di stran paese, Fiore CLV 5 (e così CCXXV 13); fino all'occorrenza di If III 123, che allude a tutte le regioni abitate: quelli che muoion ne l'ira di Dio / tutti convegnon qui [alle rive dell'Acheronte] d'ogne paese, " da ogni dove ".