Signore feudale romagnolo (n. prima metà del sec. 13º - m. Benchiano 1302), figlio del podestà di Imola, Pietro; ghibellino per tradizione familiare, ma per interesse più volte inclinante al guelfismo, fu figura di primo piano nelle lotte di parte in Romagna, negli ultimi trent'anni del sec. 13º e per lunghi anni, seppure con interruzioni, ebbe la supremazia in Faenza e in Imola. È ricordato da Dante (Inf. XXVII, 49-51; Purg. XVI, 118-120) con termini di severa condanna.