PAIDIKOS (Παίδικος)
Il nome dovrebbe indicare un ceramista attico attivo intorno all'ultimo decennio del VI sec. a. C. Insieme o alternativamente al nome viene usata la formula προσαγορέυω che anch'essa dovrebbe servire a distinguere il gruppo. Peraltro, all'infuori di un certo numero di alàbastra che J. D. Beazley situa nella cerchia del Pittore di Euergides e che presentano una notevole unità di indirizzi, le altre coppe e gli alàbastra rivelano diverse mani di pittori e varî indirizzi. Per di più un certo numero di coppe raggruppate in base a questa caratteristica formula sono note solo attraverso disegni e non costituiscono una sicura base di giudizio. Nel gruppo degli alàbastra di P. sono da comprendere i tre firmati da Pasiades come vasaio e a questo proposito J. D. Beazley espresse l'opinione che P. potesse rappresentare un nomignolo di Pasiades (v.) stesso.
Bibl.: W. Klein, Die antiken Vasen mit Lieblingsinschriften, in Denkschr. d. Wien. Ak. Phil.-hist. Kl., XXXIX, 1891, p. 63; J. C. Hoppin, Red-fig., II, p. 272 ss.; J. D. Beazley, in Journ. Hell. Stud., XXXIII, 1913, p. 354; E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., Monaco 1923, p. 429; J. D. Beazley, Black-fig., p. 35; C. H. E. Haspels, Attic Blackfigured Lekythoi, Parigi 1936, p. 101; J. D. Beazley, Red-fig., pp. 68; 70.