PAISLEY (A. T., 48-49)
Città della Scozia occidentale nella contea di Renfrew, posta 9 km. a OSO. di Glasgow, sulle due rive del White Cart, affluente di sinistra della Clyde. L'antico centro si stende sul pendio delle colline fiancheggianti la sponda sinistra del fiume; a est dell'antica, in pianura, si stende la città nuova sviluppatasi alla fine del sec. XVIII. Alle antiche industrie della filatura del lino e della fabbricazione di scialli a imitazione di quelli del Kashmir, per cui Paisley ebbe fama, si è sostituita la lavorazione del cotone; attualmente Paisley è il maggior centro produttore di cotone da cucire della Gran Bretagna. La popolazione, che nel 1891 contava 66.500 ab., è salita nel 1931 a 86.500. Alle industrie tessili (importanti i grandi cotonifici delle ditte Coats e Clark, ora riunite) si aggiungono le costruzioni navali e fabbriche di marmellate, saponi e prodotti chimici.
Storia. - I Romani occuparono la regione nell'84 d. C. e vi eressero il forte di Vanduara. Una città sorse quindi intorno al priorato di Pasletum, fondato nel 1163 da Walter Fitzalan; egli vi condusse dei monaci dell'ordine di Cluny da Wenlock (Shropshire), insieme alle reliquie di S. Mirren o Mirinus che attrassero numerosi pellegrinaggi. Nel 1219 il priorato fu eretto ad abbazia e ricevette ricche donazioni dai re scozzesi. La chiesa fu distrutta in una incursione inglese nel 1307, ma poi ricostruita; Roberto III vi fu sepolto nel 1406. Dopo la Riforma la chiesa cadde in rovina e fu parzialmente restaurata solo nel 1902-06.