Riparo fatto con pali; si diceva specialmente dell’ostacolo alla libera navigazione sui fiumi, consistente in funi o catene tirate attraverso e legate a pali, che bisognava far rimuovere dal palatiere pagando il palatico. Il termine palatico indicava anche una tassa pagata in Veneto dalle imbarcazioni e dai mulini galleggianti, per acquisire il diritto di legarsi ai pali delle rive.
Anche, sostegno intermedio verticale dei ponti di legno a carattere provvisorio, costituito da una serie di pali infissi nel terreno collegati da traverse e controventi.