palato
" Parte superiore della cavità boccale ", ritenuta anticamente organo del gusto: con senso proprio, ma in contesto figurato, in Cv I I 12 ad esso [al convito] non s'assetti alcuno male de' suoi organi disposto, però che né denti né lingua ha né palato: la frase allude a chi, per difettosa conformazione organica, non sia atto a far proprio e gustare il cibo della sapienza.
Più specificamente per " gusto ", " golosità ", in Pd XIII 39 la bella guancia / il cui palato a tutto 'l mondo costa: chiaro il riferimento a Eva che per aver ceduto alla tentazione del serpente e mangiato la mela (" quia gustavit de pomo vetito ", Benvenuto) fu causa di tanto male all'umanità.