Vedi PALEKASTRO dell'anno: 1963 - 1996
PALEKASTRO (odierna Παλαίκαστρο)
Località della Creta orientale, a N di Zakro e a N-E di Praisos. Gli scavi della Scuola Britannica di Atene, avvenuti all'inizio del secolo, hanno riportato in luce un importante stanziamento minoico situato presso il mare: si tratta di un insieme di case, per lo più di piccole dimensioni, che si dispongono senza alcun ordine ai lati N e S di una grande strada lastricata, con marciapiede centrale rialzato; altre strade più brevi e di minore larghezza corrono ortogonalmente all'arteria principale, dividendo così le numerose case in varî blocchi.
La vita della città minoica, sede probabilmente di naviganti e artigiani, iniziò nel periodo Minoico Antico e continuò sino al Minoico Tardo. Poi, nella stessa località, si sovrappose la città greca, attestata da trovamenti ceramici che vanno dal Geometrico sino al tardo ellenismo, identificata dal Bosanquet con la città di Heleia.
Nei pressi di P., inoltre, in località Magasà si è rinvenuta una casa neolitica, di pianta rettangolare, mentre tutt'intorno a P., nella pianura, sono state localizzate diverse tombe che ripetono in piccole dimensioni il tipo della casa di abitazione: sono camere di pianta rettangolare, costruite con blocchi squadrati, ricoperte di canne e fango, chiuse all'apertura da una larga pietra appoggiata, talvolta divise all'interno in lunghi e stretti scompartimenti mediante sottili pareti; di periodo miceneo sono alcune sepolture composte di camera e dròmos; non mancano però sepolture in làrnakes.
Non lontano dallo stanziamento di P. si è ritrovato il santuario minoico di Petsofà, con un rilevante deposito di figurette votive in terracotta del Minoico Medio I.
Ma il trovamento forse più interessante è quello del tempio di Zeus Diktàios, in località Roussolakkos. Niente della costruzione è stato trovato in situ, ma il luogo del culto del dio, che probabilmente continuava un più antico culto minoico nello stesso luogo, è sicuramente accertato per il trovamento di numerosi frammenti di decorazione architettonica (blocchi di sima in terracotta decorati e blocchi di cornice), di dediche e soprattutto di un frammento dell'inno a Zeus Diktàios (Dittenberger, Syil.2, 929). Il tempio, databile nella sua prima costruzione in periodo geometrico (di questo periodo sono numerosi frammenti di tripodi bronzei e di calderoni decorati) subì certamente varî rifacimenti: il materiale rinvenuto in questa località e connesso con la vita del tempio giunge infatti sino in epoca tardo-ellenistica.
Bibl.: R. C. Bosanquet, Excavations at Palaikastro, in Ann. Br. Sch. Athens, VIII, 1901-2, p. 286 ss.; R. C. Bosanquet e altri, ibid., IX, 1902-3, p. 27 ss.; R. M. Dawkins e altri, ibid., X, 1903-4, p. 192 ss.; XI, 1904-5, p. 258 ss.; XII, 1905-6, p. i ss.; R. C. Bosanquet-R. M. Dawkins, The Unpublished Objects from P., I (Excavations 1902-6), in Suppl. Papers Br. Sch. Athens, I, 1923; R. W. Hutchinson, Unpublished Objects from P. and Praisos, II, ibid., XL, 1939-40, p. 38 ss.; J. D. Pendlebury, The Archaeology of Crete, Londra 1939, passim; W. B. Dinsmoor, The Architecture of Ancient Greece, Londra 1950, pp. 4, 12, 34, 46 e 64; Chr. Zervos, L'art de la Créte, Parigi 1956, passim. Nuove scoperte: L. H. Sackett, in Ill. Lond. News, 27 Aprile, 1963, p. 620 ss.