Pallacanestro
L'inizio del terzo millennio ha rafforzato una linea di tendenza per il basket, non solo italiano, determinata dalla crescita della diffusione, della popolarità, delle possibilità spettacolari offerte in ambito televisivo da questo sport, per alcuni aspetti superiori persino a quelle del calcio. In Italia, nella p. maschile appare sempre più evidente la differenza di esigenze tra società grandi e piccole, con i tentativi di 'blindatura' di quelle potenti e prestigiose e le diverse forme di crisi di quelle minori. Le leggi dello sport e di chi lo governa si scontrano con le aspirazioni di imprenditori e manager disposti a investire denaro ed energie in questo sistema. Problemi e divisioni a livello federale e soprattutto nella Lega delle società caratterizzano questa fase, che in pochi anni ha bruciato e successivamente riproposto diversi tentativi di mediazione, varie candidature autorevoli nei ruoli chiave e alcuni progetti anche clamorosi (uscita dall'egida del CONI di alcune società, creazione di un campionato autonomo ecc.).
Tra le problematiche più scottanti e dibattute vi è sicuramente quella relativa alle quote esatte di giocatori stranieri da poter utilizzare nelle squadre italiane, con il corollario di possibili diverse definizioni di 'giocatore straniero' (nascita, federazione di provenienza, passaporto ecc.), ma soprattutto la questione dei settori giovanili, i cosiddetti 'vivai', serbatoi naturali di atleti, che comportano però costi iniziali, professionalità e progettualità non indifferenti: spesso le grandi società preferiscono acquistare all'estero, seguendo una scorciatoia tecnica ed economica anche comprensibile, ma automaticamente avvilendo la potenzialità del patrimonio tecnico italiano e le risorse delle società più piccole che spesso vivono sulla valorizzazione e la cessione dei giovani. A tutto questo si aggiungono la materia degli impianti di gara, insostituibile punto di riferimento promozionale, che spesso non sono concepiti per la specificità del basket (impostazione rettangolare, tribune vicine al parquet, capienza di circa 5000 spettatori, caratteristica questa che non possiede quasi la metà degli impianti della serie A italiana), e quella del reale potere di richiamo (e d'acquisto) del prodotto-basket che, a volte, per ottenere contratti favorevoli dal mondo delle comunicazioni ha dovuto contare anche su presenze politiche nella propria federazione.
Le competizioni del 2000
Ai Giochi olimpici di Sydney la medaglia d'oro andò agli Stati Uniti, la medaglia d'argento alla Francia, la medaglia di bronzo alla Lituania. Gli americani vinsero, ma rischiarono moltissimo nella semifinale contro i lituani e, quindi, in finale conquistarono la vittoria sulla Francia di A. Rigaudeau, campione della Virtus Bologna, imponendosi per 85-75. Il quinto posto dell'Italia allenata da B. Tanjevic risultò deludente, considerando che nei quarti di finale gli azzurri furono superati dall'Australia, avversario peraltro non proibitivo, e che in fase di qualificazione avevano battuto sia i francesi, poi secondi, sia la Lituania, medaglia di bronzo e autentica protagonista del torneo.
Nel campionato italiano (in cui il 9 aprile 2000, A. Riva batté il record di punti complessivamente realizzati in serie A: 13.963) la Fortitudo si aggiudicò il suo primo scudetto, mentre il Panathinaikos divenne campione d'Europa.
Le competizioni del 2001
In occasione dei campionati europei di Istanbul (31 agosto-9 settembre) gli azzurri, dopo un buon inizio, persero lo spareggio contro la Croazia per l'ingresso ai quarti di finale (65-57), restando esclusi dal prosieguo della manifestazione europea e, soprattutto, per la classifica finale di questo torneo che costituiva chiave d'accesso ai successivi campionati del mondo, dalla rassegna iridata del 2002. La mancanza di solidità e l'uscita di scena della squadra portarono al congedo di Tanjevic. I croati vennero eliminati al turno successivo dai padroni di casa della Turchia, sconfitti a loro volta in finale dalla Iugoslavia di M. Jaric, P. Stojakovic e D. Bodiroga (78-69), che in precedenza si era liberata di Lettonia, Spagna (poi vincitrice della medaglia di bronzo) e Russia.
Tra i club in Italia e in Europa si impose la Kinder Bologna.
Le competizioni del 2002
La xiv edizione del Campionato mondiale di p. maschile, disputatasi dal 29 agosto all'8 settembre negli Stati Uniti, può essere senza dubbio considerata storica. I padroni di casa (definiti tradizionalmente Dream Team, per il livello tecnico largamente superiore a quello di altri Paesi pur quotati in questa disciplina), subirono la prima sconfitta della loro storia, battuti dall'Argentina con il punteggio di 87-80. In 59 partite disputate in tornei internazionali a partire dalle Olimpiadi del 1992, non era mai accaduto di vedere sconfitta una nazionale americana che includesse i professionisti della NBA. La vittoria dell'Argentina, pur sorprendente, era il risultato della combinazione di individualità eccellenti (M. Ginobili, L. Scola, A. Noccioni, H. Sconocchini) e di un brillante gioco di squadra, basato su un'ottima difesa e una grande circolazione della palla. Il trauma per il pubblico di casa fu tanto più forte considerando l'andamento della partita, con i campioni americani sempre all'inseguimento e incapaci di imporre un parziale significativo. Prima arrivò comunque la Iugoslavia, grazie soprattutto alla straordinaria prestazione di Bodiroga; seconda l'Argentina, in finale apparsa forse affaticata per la grande gara con gli Stati Uniti; terza la Germania.
Il Panathinaikos vinse l'Eurolega, mentre in Italia si impose la Benetton Treviso.
Le competizioni del 2003
Ai Campionati europei di Stoccolma (5-14 settembre) la medaglia d'oro andò alla Lituania, guidata da A. Sireika, vincitrice sulla Spagna (argento) per 93-84. Nel gruppo degli azzurri, dove era avvenuto il passaggio di consegne tecniche a C. Recalcati, poche erano le figure di primo piano; ma gli atleti italiani, partiti con una pesante sconfitta contro la Francia, nel momento di difficoltà mostrarono una buona capacità di reazione, e raggiunsero addirittura le semifinali; quindi, dopo essere stati sconfitti dalla Spagna, conquistarono la medaglia di bronzo nella rivincita contro i francesi (69-67), ottenendo così la qualificazione ai Giochi di Atene.
In Italia si impose di nuovo la Benetton Treviso, mentre Barcellona vinse l'Euroclub.
Le competizioni del 2004
Le Olimpiadi di Atene hanno segnato il definitivo tramonto del concetto di Dream Team. Dopo aver perso all'esordio contro il Portorico, infatti, gli Stati Uniti, guidati da L. Brown, sono poi arrivati comunque ai quarti di finale, in cui hanno mostrato una buona reazione superando la Spagna, per poi imbattersi, in semifinale, nell'Argentina, che evocava pessimi e recenti ricordi. Anchein questa occasione si sono imposti i sudamericani (89-81) che, inaspettatamente, hanno trovato in finale l'Italia, autentica rivelazione delle Olimpiadi. Gli uomini di Recalcati, infatti (che nella fase di preparazione avevano colto uno storico successo, 92-75, sugli Stati Uniti a Colonia), nei quarti avevano eliminato senza difficoltà il Portorico; decisamente più impegnativo, ma anche appassionante, era stato invece il successo in semifinale contro la Lituania, che fino a quel momento aveva vinto tutte e sei le sue gare (100-91). La finale, pur combattuta, è stata vinta dai cestisti argentini (84-69) che, in grado di contare su migliori individualità, si sono aggiudicati così il loro primo oro (e la prima medaglia olimpica). Ma è stato storico anche il risultato della squadra azzurra, tornata sul podio olimpico dopo ventiquattro anni (medaglia d'argento a Mosca). Agli Stati Uniti è andata la consolazione della medaglia di bronzo contro la Lituania (peggior piazzamento nell'era NBA).
Nello stesso anno Maccabi ha vinto l'Eurolega, mentre in Italia si è imposta la Montepaschi Siena.
Le competizioni del 2005
Ai Campionati europei in Serbia (16-25 settembre) gli azzurri sono usciti agli ottavi di finale, superati dalla Croazia (74-66), senza particolari recriminazioni, tenendo conto dello spessore dei rispettivi organici. L'Italia ha chiuso all'undicesimo posto il torneo, vinto dalla Grecia che si è aggiudicata la finale, disputata contro la Germania, per 78-62. La medaglia di bronzo è andata alla Francia che ha superato la Spagna (con il punteggio di 96-68) nell'incontro per il terzo e quarto posto.
In Italia vittoria della Climamio Bologna, mentre il Maccabi si è imposto nell'Eurolega.
Le competizioni del 2006
Ai Campionati mondiali, svoltisi in Giappone dal 19 agosto al 3 settembre, l'Italia si è presentata con l'obiettivo minimo di entrare tra le prime sedici squadre del mondo, considerando che la squadra di Recalcati includeva diversi giovani, promettenti o già molto bravi, ma inevitabilmente ancora poco esperti. La rappresentativa azzurra è stata poi eliminata agli ottavi dalla Lituania, dopo aver condotto un primo girone più che dignitoso, vincendo, sia pure con una certa fatica, quattro gare su cinque e perdendo solo contro gli Stati Uniti. Proprio questi ultimi sono stati superati in semifinale dalla Grecia, mentre nell'altra semifinale la Spagna si è imposta sull'Argentina, dando luogo a una finale tutta europea contro la Grecia che ha visto gli iberici, pur privi della stella P. Gasol, vittoriosi con il punteggio di 70-47. È stata questa, inoltre, la prima medaglia d'oro della Spagna nella storia dei Mondiali.
In Italia si è laureata campione per la quinta volta la Benetton Treviso, al termine di una bella serie di quattro partite contro la Fortitudo Bologna. Grande la soddisfazione per tutta la p. italiana determinata dal fatto che il ventenne A. Bargnani, ala grande della compagine di Treviso, è stata la prima scelta assoluta del draft NBA, la lega dei professionisti americani che sceglie giocatori di altre scuole con evidente selettività. Per la prima volta un onore del genere è toccato a un giocatore europeo; Bargnani, preso dai Toronto Raptors, in tre stagioni con la Benetton aveva vinto uno scudetto e due volte la Coppa Italia.
Infine, in campo europeo si è imposto il club del CSKA di Mosca.
Pallacanestro femminile
La storia recente del basket femminile, per quanto a sua volta in evoluzione, risulta più legata ai valori tecnici tradizionali rispetto al settore maschile, e i primi anni del 21° sec. hanno confermato, salvo emergenti eccezioni, il prestigio e il valore degli Stati Uniti.
Alle Olimpiadi di Sydney del 2000, infatti, le atlete statunitensi dominarono il torneo (8 vittorie su 8 incontri), vincendo l'oro contro l'Australia (76-54), unica sconfitta della nazionale padrona di casa. Al terzo posto giunse il Brasile, che superò la Repubblica di Corea (84-73), mentre l'Italia non venne ammessa. Al Campionato mondiale del 2002, che si svolse tra Nanchino e Pechino dal 14 al 25 settembre e a cui non partecipò l'Italia, gli Stati Uniti conquistarono la loro settima vittoria mondiale, superando la Russia in finale 79-74, come avevano già fatto una prima volta in qualificazione; il bronzo andò all'Australia, che nella finale per il terzo e quarto posto superò la Repubblica di Corea con il punteggio di 91-63. Alle Olimpiadi di Atene nel 2004 si è registrata un'altra autorevole affermazione degli Stati Uniti, che si sono imposti in 8 gare su 8, sconfiggendo la Russia, in semifinale, in una partita abbastanza incerta (66-62), e l'Australia, in finale, per 74-63. La Russia ha conquistato la medaglia di bronzo battendo il Brasile 71-62. L'Italia, invece, non era stata ammessa.
Anche ai xv Campionati mondiali del 2006, che si sono svolti in Brasile dal 12 al 23 settembre, tra le sedici finaliste non appariva la rappresentativa azzurra. In semifinale la Russia ha superato gli Stati Uniti ottenendo un punteggio di 75-68, ponendo fine tra l'altro alla serie record di vittorie consecutive collezionate dalla nazionale femminile americana, 50, a partire dalle Olimpiadi di Atlanta (1996); il Brasile padrone di casa ha subito la sonfitta (88-76)da parte dell'Australia, che successivamente in finale si è imposta sulla Russia (91-74), mentre gli Stati Uniti hanno conquistato il terzo posto (99-59 sul Brasile).