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PALLADIO

di Goffredo Bendinelli - Enciclopedia Italiana (1935)
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PALLADIO (παλλάδιον, palladium)

Goffredo Bendinelli

Immagine sacra di Pallade Atena, venerata in Ilio e considerata, dai Troiani e dai Greci, come il più sicuro pegno per la difesa della città. Secondo Arctino di Mileto, nella Iliuperside, il palladio era venuto in dono a Dardano da parte di Zeus. Ciò fa pensare che esso fosse immaginato come uno xóanon, o immagine rozzamente scolpita nel legno, così da suggerire, per la sua fattura rozza e primitiva, l'idea di un cimelio della più remota antichità, e di origine soprannaturale.

Controversa rimane, secondo le fonti poetiche, la sorte del prezioso palladio. A prescindere dalla versione isolata, in Dionigi di Alicarnasso, che fa salvare e trasportare il palladio in Italia da Enea, esso cade nelle mani dei Greci prima o dopo la caduta di Ilio, prima o dopo la sacrilega violenza commessa da Aiace contro Cassandra. Già nella Piccola Iliade di Lesche di Lesbo, si narrava come il palladio fosse stato rapito per mano di Ulisse e Diomede precedentemente all'espugnazione della città. Il soggetto epico era stato quindi drammatizzato variamente da Sofocle, da Euripide e da poeti minori, e comportava almeno due differenti versioni: secondo una, la parte del protagonista era riservata a Diomede, secondo l'altra, più accreditata, a Ulisse. È cenno anche di una rivalità tra i due eroi per il possesso del palladio, del cui ratto è menzione altresì presso poeti romani (Virg., Aen., II, 162-194; Ovid., Metam., 13, 1-381), e presso i più tardi poeti e mitografi.

Immagini o idoli primitivi di Atena, indicati col nome di palladio, si trovano ricordati per varî santuarî greci di età storica. Uno xóanon primitivo, che si favoleggiava caduto dal cielo, era venerato nel tempio di Atena Poliade sull'Acropoli di Atene. Monumenti greci d'arte figurata: vasi dipinti, gemme, monete, rilievi fittili, d'età classica ed ellenistica, ci presentano il tipo del palladio come quello d'una figura statuaria eretta e presentata di fronte con le gambe strettamente unite, il capo talora munito di elmo, e che tiene sollevata con la mano destra la lancia, con la sinistra lo scudo: tutto l'insieme contenuto in proporzioni modeste. L'arcaismo cui sono informate queste riproduzioni, d'età più o meno tarda, è evidente. Per quanto dall'uno all'altro monumento figurato accada di riscontrare delle varianti, queste non ci trattengono dal riconoscere la persistenza di un motivo plastico, il quale doveva essere familiare agli artisti. Si tratta di un motivo o tipo statuario, che nulla vieta di riferire a quell'idolo primitivo di Atena che era venerato sull'Acropoli ateniese. Lo schema originario e tipico del palladio viene trasferito in seguito ad altre immagini di divinità, come a quella di Artemide nel mito di Ifigenia in Tauride. In conformità della tradizione riferita da Dionigi di Alicarnasso, si riteneva dai Romani che il palladio fosse conservato in Roma, affidato alle vestali, anche qui come a Troia, fatale pignus imperii.

Bibl.: E. Woerner e J. Sieveking, in W. H. Roscher, Lexikon d. griech. u. röm., Mythol., s. v. Palladium; F. Schwenn, Der Krieg in d. griech. Religion, IV, Palladion, in Archiv f. Religionswissensch., XX (1920-21), pp. 313-322. Per un'esemplificazione dei tipi figurati del Palladio v. Roscher cit., s. v. Kassandra.

Vedi anche
Diomede (gr. Διομήδης) Mitico figlio di Tideo e di Deipile, nipote di Adrasto, re di Argo; partecipò alla guerra degli epigoni dei Sette, che precedentemente da Argo avevano mosso guerra a Tebe. Partecipò alla guerra troiana. Con il favore di Atena primeggiò tra gli eroi, ferì Ares e Afrodite, con Odisseo partecipò ... Atena (gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in età storica alcuni attributi che sembrano appunto risalire all’età micenea: il serpente e la trasformazione ... Vesta religione Divinità dei Romani e dei Latini, cui era strettamente associato il culto del focolare domestico e pubblico. Il nome della dea appare connesso con quello della greca Estia (῾Εστία, Ƒεστία), ma il culto di Vesta doveva essere antico e verosimilmente indigeno. Il suo culto privato non ebbe mai ... Antenore (gr. ᾿Αντήνωρ) Eroe troiano. Nell’Iliade propone ai suoi la restituzione di Elena. Poiché fu risparmiato dai Greci nella distruzione di Troia, posteriormente ai poemi omerici sorse la leggenda che fosse un traditore. Antenore poi sarebbe giunto in Italia e avrebbe fondato Padova.
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  • DIONIGI DI ALICARNASSO
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Altri risultati per PALLADIO
  • Palladio
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Il P., la statua di Pallade Atena che i Troiani veneravano ritenendo che la sua presenza difendesse la città da ogni assedio, è nominato in If XXVI 63 del Palladio pena vi si porta; sono le parole di spiegazione di Virgilio di fronte alla fiamma biforcuta dell'ottava bolgia, dentro cui Ulisse e Diomede ...
Vocabolario
palladiare
palladiare v. tr. [der. di palladio3] (io pallàdio, ecc.). – Sottoporre all’operazione di palladiatura; ricoprire di uno strato di palladio; in partic., carbone palladiato, carbone rivestito da un sottilissimo strato di palladio, usato...
pàllado-
pallado- pàllado-. – In chimica, primo elemento di nomi di composti nei quali è presente il palladio, come, per es., palladosale (o pallado-sale), denominazione generica di sali complessi dove a un atomo di palladio si uniscono quattro...
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