Scrittore greco di medicina (fiorito nella seconda metà del sec. 6º d. C.); visse in Alessandria; scrisse commenti a Ippocrate e a Galeno giunti a noi frammentarî o incompleti e nella traduzione latina di Giunio Paolo Crasso a Basilea (1581). Gli si attribuisce anche, da alcuni, l'opera Περὶ πυρετῶν σύντομος σύνοψις ("Sinossi riassuntiva delle febbri", attribuita anche a Stefano di Atene, a Teofilo Protospatario).