Economista (Martignano, Lecce, 1721 - Napoli 1793). Nell'esercito napoletano, combatté a Velletri (1744) contro gli Austriaci; tenente colonnello nel 1759, lasciò tre anni dopo il servizio; fu membro (1787) e capo (dal 1791) del Consiglio delle finanze del Regno di Napoli. Semplificò il sistema tributario, concorse con G. Filangieri alla formazione della tariffa doganale del 1788, promosse la costruzione di strade e attuò o propose importanti riforme dell'amministrazione napoletana; in nome di un moderato protezionismo nei confronti dell'estero combatté i fisiocrati, pur sostenendo la piena libertà all'interno, e diede grande impulso allo studio dell'economia. Opere principali: Riflessioni sulla pubblica felicità relativamente al Regno di Napoli (1787); Pensieri economici, ecc. (1789); Osservazioni su varî ostacoli riguardanti la pubblica economia (1790); Della ricchezza nazionale (1792). Scrisse anche Riflessioni critiche sull'arte della guerra (1761) che ebbero grande diffusione all'estero e furono lodate da Federico il Grande.