PALMITHE (Palmiϑe)
Forma etrusca del nome dell'eroe greco Palamede (v.).
Il personaggio in questione è raffigurato su tre specchi etruschi, uno da Tuscania, uno dai dintorni di Chiusi e ora nella Collezione Terrosi di Cetona, mentre del terzo, che sembra provenire da Orvieto, si ignora la collocazione; inoltre compare su due gemme parimenti etrusche, una delle quali da Vulci.
Lo specchio di Tuscania mostra quattro figure, da destra a sinistra: Ziumiϑe (Diomede), Menie (Menelao), Evas (Aiace) e Talmiϑe (Palamede); l'eroe è qui ritratto in compagnia di altri famosi personaggi della saga troiana, alla quale le fonti classiche legano la maggior parte delle sue vicende. Lo specchio di Orvieto mostra Elena fra i suoi liberatori, uno dei quali è P., mentre sullo sfondo è una dea sulla quadriga con la scritta Euturpe (Euterpe).
Lo specchio Terrosi reca i resti di un gruppo di quattro figure: a sinistra è P. seduto, giovane ignudo con mantello sulle spalle, che sembra reggere in grembo una cassetta: fronteggia una fanciulla nuda il cui nome è χais (forse ᾿Αχαιίς); a destra una seconda figura femminile con berretto frigio, Purix (Φρυγία ?) e un eroe, Ite (᾿Ιδαῖος ?).
Lo scarabeo da Vulci mostra, secondo il de Montigny, Filottete e P., entrambi ignudi, quest'ultimo con petaso gettato dietro le spalle ed arco in mano, davanti all'altare di Crisa, da cui esce il serpente che sta per mordere Filottete. La seconda gemma raffigura un eroe nudo appoggiato ad una lancia, chino su un dado posto davanti a lui su un sostegno cubico: sappiamo da Pausania che Polignoto aveva rappresentato P. giocante ai dadi con Tersite nel celebre dipinto della Lesche di Delfi.
Occorre notare che la maggior parte di questi documenti figurati reca il nome dell'eroe sotto la forma Talmithe: ma l'identificazione con Palamede è resa probante dal comparire del nostro personaggio in stretta connessione con episodî o figure del ciclo troiano, parallelamente alle testimonianze delle fonti letterarie.
Bibl.: C. Pauli, in Roscher, III, i, 1897-909, c. 1343-1344, s. v.; S. Bugge, in W. Deecke, Etruskische Forschungen und Studien, IV, Stoccarda 1883, pp. 24-7. Sugli specchi: E. Gerhard, Etr. Sp., Berlino 1863, III, pp. 190-91, tav. CXCVI; pp. 336-7, tav. CCLXXV A, 2; IV, p. 30 ss., tav. CCCLXXX. Sulle gemme: A. de Montigny, Sur un scarabée etrusque, in Revue Arch., IV, 1847, pp. 283-95, tav. LXVIII, nn. 1, 3.