CERNA, Panait
Lirico rumeno, nato nel 1881, morto nel 1913. Figlio dell'umile maestro elementare Stanciov (oriundo bulgaro della Dobrogea), ebbe a lottare sin da piccolo con la miseria, il che influì sulla sua salute malferma e anche sulla sua poesia. Compiuti gli studî medî a Braila e quelli universitarî a Bucarest, fu colto da prematura morte in Germania, dove era stato inviato a spese dello stato, per laurearsi in filosofia. Le sue origini, la sua indole, insieme con la sua non comune cultura filosofica, ci spiegano i caratteri più salienti delle poesie che andò pubblicando sin dal 1898 nelle principali riviste romene (raccolte indi nel volume Poesii, Bucarest 1910; 3ª ed. Bucarest 1920): l'ispirazione idillica, portata ora verso il pessimismo del tipo Leopardi-Vigny-Eminescu, ora verso l'ottimismo di G. Coşbuc. Più ammirate restano le sue poesie religiose e le sue poesie d'amore, tutte dominate da un pensiero filosofico.